Mercati – Milano debole (-0,2%) con l’Europa, bene Wall Street su ottimismo nuovi stimoli

Chiusura incerta per le borse europee, mentre Wall Street avanza in scia alla prospettiva di un accordo su un nuovo piano di aiuti.

Il Ftse Mib termina in flessione dello 0,2% a 19.015 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%) mentre chiude poco sopra la parità l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).

Oltreoceano guadagnano terreno Dow Jones (+1,6%), S&P500 (+1,3%) e Nasdaq (+1,3%), dopo che il Segretario del Tesoro americano Steven Mnuchin ha affermato di aspettarsi un’intesa con la Speaker della Camera Usa Nancy Pelosi sul pacchetto di aiuti.

Il tutto all’indomani del dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca, Donald Trump e Joe Biden, che ha parzialmente alimentato l’incertezza attorno alle elezioni presidenziali statunitensi di novembre.

La giornata è stata fitta di dati macro, tra cui quelli cinesi sull’attività manifatturiera che hanno confermato il rimbalzo evidenziato ad agosto dopo la pausa di luglio. Bene i numeri Adp sull’occupazione statunitense nel settore privato, che ha superato le attese degli analisti con un incremento di 749 mila unità (consensus 650 mila) contro 481 mila del mese precedente. Lievemente migliore delle attese anche la lettura finale del Pil Usa del secondo trimestre, che ha evidenziato comunque un crollo del 31,4%.

In mattinata Christine Lagarde, presidente della Bce, è intervenuta in una conferenza a Francoforte, aprendo a un cambiamento significativo nella revisione strategica in corso all’Eurotower. In particolare potrebbe cambiare l’approccio nei confronti dell’inflazione, in linea con le recenti delibere della Fed, in quanto la formula ‘al di sotto, ma vicina al 2%’ non è più attuale.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,174 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scambia poco mosso a 105,5.

Tra le materie prime, avanzano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 41,7 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 39,6 dollari al barile, dopo il calo delle scorte americane emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration. Tuttavia, l’oro nero si avvia verso il primo calo mensile da aprile, complici i dubbi sulla ripresa della domanda.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 139 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,86%.

Tornando a Piazza Affari, Saipem si posiziona in testa al Ftse Mib (+4,9%) seguita da Banco Bpm (+3,9%) e Tenaris (+3,15%) mentre arretrano Amplifon (-2,6%) e Banca Generali (-4,35%).