I risultati del primo semestre 2020 di TraWell Co hanno risentito chiaramente della pandemia da Covid-19, che ha imposto la quasi totale chiusura dei punti vendita in tutto il mondo a partire dal mese di marzo 2020.
I ricavi si sono attestati a 8,4 milioni, evidenziando una riduzione (-62,6%) in linea con l’andamento del traffico aeroportuale registrato nel primo semestre 2020, inferiore del 69,9% in Italia (stima Assaeroporti) e del 60% nel mondo (stima ACI – Airports Council International) con un picco nel secondo trimestre 2020, il cui calo è stato del 97,3% in Italia e del 89,3% nel mondo.
L’analisi dei ricavi per area geografica conferma una diversificazione internazionale e vede l’Europa primo mercato del Gruppo con il 47% circa dei ricavi, l’America secondo mercato con il 28% circa dei ricavi e l’Asia terzo mercato con il 25% circa dei ricavi.
L’Ebitda risulta negativo per 1,6 milioni, in diminuzione di 2,6 milioni rispetto allo stesso dato del 2019. Tale risultato deriva dal crollo verticale del margine di contribuzione per effetto della chiusura dei punti vendita, in parte mitigato dalle azioni di contenimento dei costi fissi e operativi messe in campo dal management.
In particolare, sono stati attuati interventi ulteriori e permanenti sui costi di struttura, già notevolmente ridotti grazie ai 42 micro-task realizzati nel secondo semestre del 2019. Inoltre, sono stati utilizzati gli ammortizzatori sociali previsti dai decreti-legge dei diversi Paesi per il personale operativo di scalo e di staff centrale e sono stati ridotti gli stipendi del management e del Cda nonché l’organico aziendale.
L’Ebit è passato da un valore positivo di 0,2 milioni a -2,5 milioni, dopo ammortamenti per 0,4 milioni (-28%) e svalutazioni per 0,5 milioni inerenti l’ex controllata brasiliana.
Il risultato netto è negativo per circa 7,8 milioni (positivo per 1 milione nel periodo di confronto), appesantito da oneri finanziari netti per circa 0,3 milioni e dalla svalutazione dell’avviamento, resosi necessario per effetto delle dinamiche Covid-19, sulla base degli impairment test eseguiti sulle controllate francese e portoghese, per circa 5 milioni.
La perdita netta di competenza dei Soci è pari a 7,6 milioni, rispetto a un utile netto di 0,4 milioni nel primo semestre 2019.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno è pari a 9,1 milioni, in aumento di 3,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Le disponibilità liquide sono pari a 3,6 milioni, anche per via dell’effetto sulla liquidità dei finanziamenti a medio termine chiesti e ottenuti per far fronte all’emergenza Covid-19.
A partire da luglio si sono registrati segnali di ripresa del traffico aeroportuale, ma resta invariata la stima dei più accreditati Istituti di Settore su tempi di recupero totali dei parametri di traffico pre-Covid 2019, nell’ordine ancora dei 2 anni residui.
Pertanto, a partire da luglio, si sono rilevate le condizioni minime per poter valutare una riapertura selettiva di alcuni punti vendita nei principali aeroporti, a cominciare da quello di Roma Fiumicino. Prima di riprendere le attività, il management ha rinegoziato con gli aeroporti stessi le condizioni economiche e operative per il periodo Covid, al fine di tener conto delle mutate condizioni del business.
TraWell Co resta fiduciosa che il business della protezione bagagli possa rilanciarsi, anche in ragione della crescente e maggiore attenzione dei passeggeri verso l’igiene e la salvaguardia non solo personale ma anche del proprio bagaglio.
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