Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,4% meglio del corrispondente europeo (+0,3%) ma peggio del Ftse Mib (-0,5%).
Giornata debole per l’azionario, prima del dibattito fra i candidati alle presidenziali statunitensi e in attesa di sviluppi sull’evoluzione della pandemia e sui nuovi stimoli. In Italia focus anche sui lavori del governo per l’aggiornamento del Def.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 138 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,84%, dopo che il Tesoro ha collocato Btp decennali per 4,5 miliardi con rendimento 0,89%, in prossimità dei minimi storici.
Tornando alle società del comparto utility, resiste Enel che guadagna lo 0,7%, flat invece A2A. In coda Italgas che cede l’1,2 per cento.
Hera (-0,6%) si sta contendendo con Acea (+1,9%) la gestione del servizio idrico della provincia di Rimini per vent’anni.
Tra le mid, male invece Iren (-2%). Nella settimana dal 21 al 25 settembre 2020 la multiutility emiliana ha acquistato 435mila azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 2,2033 euro, per un controvalore complessivo di 959mila euro.
Infine, tra le small, bene Edison (+1,1%), forti vendite su Seri Industrial che lascia sul terreno il 5,9 per cento.