Mercati asiatici – Seduta di acquisto tra le molte festività

Seduta di acquisti per i mercati azionari asiatici, privi tuttavia di Cina, Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong chiuse per festività, dopo la sessione positiva di Wall Street sostenuta dai progressi in merito al pacchetto di stimoli fiscali degli Stati Uniti.

Gli operatori sperano in un accordo bipartisan, ormai prossimo, nella definizione di un nuovo pacchetto fiscale di aiuti all’economia. La distanza tra democratici e repubblicani è ancora elevata, tra i 2,7 trilioni di dollari proposti dai primi e l’uno e mezzo circa dai secondi, ma un compromesso sembra imminente.

Il focus resta anche l’andamento dei contagi da Covid-19 nel Mondo e le possibili nuove misure di lockdown.

In Giappone il dato finale di settembre del PMI manifatturiero della Jibun Bank ha evidenziato un miglioramento a 47,7 punti dai 47,3 punti del preliminare. La rilevazione finale di agosto si era attestata a 47,2 punti.

Borsa malese in controtendenza, in flessione dello 0,8%, a causa del forte calo subito dalle azioni del produttore di olio di palma FGV Holdings dopo che gli Stati Uniti hanno vietato le importazioni dalla società per accuse di utilizzo del lavoro forzato. Anche il produttore rivale Sime Darby Plantation è sceso più del 3%.

Nel frattempo sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1745 mentre il dollaro/yen si muove in area 105,50. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent a 42,2 dollari (+0,2%) e il Wti a 40,16 dollari al barile (-0,2%). Oro in ripresa a 1.902 dollari l’oncia (+0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Giappone, dopo la sospensione per problemi tecnici, Nikkei e Topix restano invariati.

Il tutto dopo che a Wall Street il Dow Jones cresce del 1,2%, lo S&P500 dello 0,8% ed il Nasdaq dello 0,7%. Più modesto (+0,2%), invece, il guadagno del Russell 2000.