Nel pomeriggio le principali borse europee continuano a muoversi in territorio positivo pur rallentando il passo rispetto alla mattinata. Intorno alle ore 16:00, il Ftse Mib guadagna lo 0,2%, il Cac 40 di Parigi lo 0,4%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,1% mentre il Dax di Francoforte cede lo 0,2% e il Ftse 100 di Londra resta fermo sulla parità.
Oltreoceano, Wall Street ha aperto gli scambi in rialzo con il Nasdaq a +1%, lo S&P500 a +0,5% e il Dow Jones a +0,5 per cento.
Le attenzioni degli operatori sono rivolte verso i possibili progressi nel raggiungimento di un nuovo pacchetto di stimoli fiscali negli Stati Uniti. I rappresentanti della Camera Usa hanno concesso un giorno in più al segretario del Tesoro Steven Mnuchin e alla Speaker Nancy Pelosi per raggiungere un compromesso sul nuovo piano di stimoli per contrastare l’impatto della pandemia.
Mnuchin ha dichiarato che non è ancora stato raggiunto un accordo, ma che le trattative stanno proseguendo e che sono stati realizzati “molti progressi in diverse aree”.
Nel frattempo restano vive le preoccupazioni riguardanti la fragilità della ripresa delle attività, come evidenziano i piani di licenziamenti di diverse società, da Goldman Sachs a Walt Disney.
L’agenda macro odierna ha visto la lettura finale degli indici Pmi manifatturieri di settembre di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna Eurozona e degli Stati Uniti, in attesa del Job Report di venerdì.
La lettura finale di settembre dell’indice Markit PMI manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 53,7 punti, in linea con la rilevazione preliminare e la stima degli analisti, segnando la crescita maggiore in oltre due anni.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, nella settimana che si è conclusa il 26 settembre le richieste di sussidi di disoccupazione sono risultate pari a 837 mila unità, in diminuzione rispetto alle 873 mila unità della settimana precedente (dato rivisto da 870 mila unità). Gli analisti si attendevano richieste per 850 mila unità.
Sul Forex, il biglietto verde si indebolisce leggermente nei confronti dell’euro con il cambio euro/dollaro in rialzo a 1,1736 mentre il dollaro/yen sale a 105,70.
Tra le materie prime, deboli le quotazioni del greggio con il Brent (-3,1%) a 41,00 dollari al barile e il Wti (-3,4%) a 38,85 dollari al barile con i timori che il continuo incremento dei contagi da coronavirus possa rallentare la già debole ripresa della domanda di petrolio.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,85% con il relativo spread verso il Bund tedesco in aumento a 136 punti base.
Tornando a Piazza Affari, corrono le quotazioni di Stm (+7,2%) dopo i ricavi preliminari del 3Q20. Denaro anche su Diasorin (+3,4%) e Prysmian (+2%). Atlantia (-2,9%) dopo che il ministro Patuanelli ha riaperto a una possibile revoca della concessione. Vendite anche su Bper (-2,9%) e Saipem (-3,3%)