Il Cda di Officina Stellare ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020, influenzata dall’impatto che l’emergenza pandemica mondiale ha avuto sui clienti e sui fornitori con cui la società opera.
Nel periodo in esame il Valore della Produzione si è attestato a 3,7 milioni, in calo di 0,4 milioni rispetto al primo semestre 2019. Si sottolinea in merito che sebbene l’azienda sia sempre stata operativa, non lo è stata al 100% delle proprie potenzialità produttive in quanto tutte le aziende fornitrici sono state costrette a chiudere per un periodo prolungato.
Osservando la ripartizione geografica, i ricavi sono generati prevalentemente all’estero con il 75% riconducibile all’area America, il 14% all’area Asia-Pacifico e il 7% all’area Europa, Middle East e Africa mentre l’Italia rappresenta il restante 4%.
La società ha dichiarato inoltre che al 30 giugno 2020 risultavano completate commesse per 2,9 milioni a fronte di ricavi contabilizzati per 2,4 milioni, in quanto i ricavi del semestre non tengono conto di 0,5 milioni riguardanti cinque vendite programmate per giugno ma che a causa del Covid-19 è stato impossibile consegnare prima di luglio e agosto.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda si è fissato a 0,9 milioni (1,5 mln 1H19) con una marginalità al 24%. Una contrazione connessa alla rigidità dei costi fissi di produzione e agli incrementi dei costi per servizi.
Il conto economico si è chiuso infine con un utile netto di 0,3 milioni (0,8 mln 1H19).
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto è salito a 0,8 milioni (0,0 milioni a dicembre 2019) a seguito degli investimenti in immobilizzazioni.
Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, Officina Stellare prosegue nelle proprie strategie di crescita, sviluppando con maggiore forza il core business della New Space Economy.
Il 2020 sta confermando la positiva evoluzione del mercato per la società veneta che ha raccolto i favori del più alto segmento di clientela dei mercati della Ricerca Scientifica, dell’Aerospazio e della Difesa. L’ammontare delle offerte in corso supera i 30 milioni (15 milioni relativi a gare internazionali e 15 a offerte dirette a cliente) a cui aggiungere ulteriori 13 milioni per trattative in fase di consolidamento. Numeri a cui sommare anche il portafoglio ordini già acquisito di 10,4 milioni al 30 giugno 2020.
La società veneta ha infine confermato per il 2020 il raggiungimento di un Valore di Produzione in linea con il precedente esercizio (8 milioni) mentre l’Ebitda margin potrebbe attestarsi al 25% alla luce del piano di investimenti e dell’emergenza epidemiologica che ha determinato un disallineamento temporale tra costi sostenuti e l’efficacia che ne consegue.
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