Vimi Fasteners (Aim) – Scendono i ricavi per il Covid ma migliora la marginalità nel 1H20

Vimi ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in diminuzione del 20,7% a circa 19 milioni, come conseguenza del calo di tutti i settori nei quali opera il Gruppo a causa della diffusione del Covid-19.

Dopo un primo bimestre allineato al 2019, i mesi di marzo, aprile e maggio hanno evidenziato una significativa riduzione del fatturato, per poi risalire ai livelli di inizio anno nei mesi di giugno e luglio.

In particolare, il settore dell’auto, che per il Gruppo rappresenta circa il 45% del fatturato, ha risentito del calo generalizzato delle immatricolazioni a livello globale. Il mercato italiano ha visto, infatti, una riduzione delle vendite del 46% e il mercato europeo del 39,5% nel primo semestre 2020.

Attualmente si assiste ad un graduale risalita delle vendite grazie agli incentivi statali approvati dai vari Paesi. Al 30 giugno 2020 il portafoglio ordini è in riduzione significativa per effetto del lock down che ha interessato l’industria mondiale; tuttavia, negli ultimi mesi il livello degli ordinativi è aumentato a conferma di una domanda del mercato in via di normalizzazione.

L’Ebitda è diminuito del 12,1% a 1,8 milioni con una marginalità in miglioramento al 9,3% (+90 punti base), grazie alle misure di contenimento dei costi messe in atto dalla società che hanno controbilanciato il calo dei volumi.

L’Ebit è risultato negativo per 0,4 milioni (-0,08 milioni nel primo semestre 2019), dopo ammortamenti per 2,2 milioni relativi agli investimenti produttivi effettuati negli ultimi anni.

Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 0,42 milioni, rispetto alla perdita di 0,18 milioni del pari periodo dello scorso esercizio.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 21,8 milioni dai 19,6 milioni, includendo l’effetto dell’IFRS 16 pari a 4,5 milioni e un earn out di 3,8 milioni relativo all’acquisizione di MF Inox.

L’incremento rispetto a fine 2019 è dovuto all’aumento del capitale netto di funzionamento che ha risentito dell’improvviso calo del fatturato, dell’aumento degli stock di magazzino e della riduzione del debito verso fornitori. Nei prossimi mesi è attesa una riduzione significativa del capitale netto di funzionamento in coincidenza del rilancio delle attività che riporterà la Pfn in linea con i valori di fine 2019.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il prossimo semestre Vimi prevede un miglioramento dei risultati sia sul fronte della raccolta degli ordini che delle vendite. Il gruppo continuerà le attività di razionalizzazione ed efficientamento per migliorare il risultato operativo, in un contesto in cui il 2020 vedrà una contrazione dei ricavi rispetto allo scorso anno che dipenderà dalla durata e dalla portata delle misure restrittive adottate nei principali paesi di sbocco dei prodotti del Gruppo.

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