Analisi Tecnica (Mid Cap) – Anima: debole all’interno di un canale ribassista di breve periodo

Dallo scorso 18 settembre le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nell’asset management, già al di sotto delle principali medie mobili (a 50, a 100 e a 200 sedute), hanno avviato un deciso movimento discendente. Un movimento che, da un punto di vista grafico, può essere inquadrato all’interno di un canale ribassista di breve periodo.

In questo contesto negativo, un nuovo segnale di debolezza per i corsi delle azioni Anima potrebbe così arrivare dal cedimento di un primo supporto statico posizionato a 3,20 euro, con il successivo livello da monitorare individuabile a 3,112 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo supporto le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Melzi D’Eril potrebbero scivolare ulteriormente verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 3,06 euro, al di sotto del quale il successivo target è a 2,914 euro.

Lo scenario bearish appena delineato per i corsi delle azioni Anima, al contrario, potrebbe essere accantonato nel caso di breakout di una prima barriera statica, ma anche dinamica (parete superiore del sopracitato canale discendente di breve periodo), posizionata a 3,378 euro, con possibile allungo fino alla successiva resistenza statica posta a 3,45 euro. L’eventuale superamento di questo ulteriore livello, confermando il miglioramento del quadro grafico di breve periodo (a neutrale dal precedente negativo) potrebbe poi proiettare rapidamente le quotazioni dei titoli del gruppo milanese verso i due obiettivi rialzisti di breve periodo individuabili rispettivamente a 3,542 euro, il primo, e a 3,62 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Anima è pari a -28,9% (+42,5% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è 4,82 euro, con un potenziale rialzista del 47,4 per cento.

Quotazione di riferimento: 3,27 euro

 

+10,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,62 euro;

+8,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,542 euro;

+5,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,45 euro;

+3,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,378 euro;

 

-2,1% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,20 euro;

-4,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,112 euro;

-6,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 3,06 euro;

-10,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,914 euro.