Mercati – Milano rimonta e chiude flat, listini Usa in rosso dopo contagio Trump e job report

Le borse europee chiudono in prossimità dei massimi, poco distanti dalla parità, mentre Wall Street riduce le perdite ma prosegue in ribasso, appesantita dalla notizia della positività di Trump al Covid-19.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina invariato a 19.064 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (flat),l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%).

Oltreoceano arretrano ancora Dow Jones (-0,6%), S&P500 (-0,9%) e Nasdaq (-1,7%), complice il job report americano di settembre che ha evidenziato soltanto 661 mila nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo, contro i 859 mila previsti dagli analisti e gli 1,49 milioni di agosto. Meglio delle attese, invece, il tasso di disoccupazione, sceso al 7,9% dall’8,4% di agosto (8,2% il consensus).

In Europa è stata diffusa la lettura preliminare di settembre sull’inflazione dell’Eurozona, che ha registrato una riduzione dello 0,3% su base annua dopo il -0,2% di agosto.

Il contagio del presidente americano e di sua moglie Melania ha alimentato il nervosismo sui mercati, in un periodo già incerto a causa della pandemia e delle elezioni americane in programma a novembre. Il tutto mentre si affievoliscono le speranze di un accordo fra Democratici e Repubblicani sul pacchetto di stimoli fiscali prima del voto.

Intanto sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,172 e il cambio tra biglietto verde e yen si riduce a 105,3 con la moneta nipponica parzialmente favorita dal clima di avversione al rischio in quanto considerata un asset rifugio.

Risale dai minimi di giornata ma resta in forte calo il petrolio, con il Brent (-2,6%) a 39,9 dollari e il Wti (-2,5%) a 37,7 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 1.906 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 132 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo a 78 centesimi.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap svetta Banco Bpm (+5,4%), seguita da Saipem (+3,7%) mentre arretrano Nexi (-3,15%) e Bper (-2,7%).