Oggi è partito l’aumento di capitale da 802,2 milioni di Bper, che servirà a finanziare l’acquisizione dei 532 sportelli da Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’Opas promossa da quest’ultima su Ubi.
“Questo è un aumento di capitale che finanzia la crescita”, ha spiegato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Alessandro Vandelli, Ad di Bper, dicendosi convinto che “ci siano tutti i presupposti per un’operazione di successo”.
“I nostri maggiori azionisti, gruppo Unipol e Fondazione di Sardegna, che detengono rispettivamente circa il 20% e circa il 10% del capitale di Bper, hanno già manifestato la disponibilità a sottoscrivere una quota dell’aumento corrispondente alla rispettiva partecipazione”, ha ricordato il manager.
“Bper a operazione conclusa, nel secondo trimestre del 2021, avrà circa il 40% di masse in più. È un’operazione di tipo transformational, che ci permette di realizzare in pochi mesi quanto, in condizioni normali, avrebbe richiesto anni”, ha puntualizzato l’Ad.
“La partita più importante sarà integrare nel nostro gruppo le 532 filiali. Una grande crescita avverrà in Lombardia, dove il livello della concorrenza è molto elevato. Ma abbiamo una consolidata esperienza, maturata nel corso degli anni, in fatto di integrazioni”, ha sottolineato l’Ad.
“In Lombardia saranno acquisiti 271 sportelli, 85 nelle Marche. Seguono Piemonte e Liguria al Nord, ma acquisiremo filiali anche in altre regioni. Nessuno sportello in Veneto, nessuno in Sardegna. Il puzzle si incastra bene con la nostra attuale presenza. A fine operazione tra Emilia-Romagna, Sardegna e Lombardia avremo circa mille sportelli”, ha spiegato Vandelli.
Riguardo al possibile consolidamento del settore, Vandelli ha detto di non escluderlo, ma al momento Bper è concentrata sulla suddetta acquisizione e relativa integrazione. “Quando questa operazione sarà conclusa, penseremo al futuro. Non ora”, ha precisato il manager.
Vandelli ha sottolineato che non ci saranno esuberi ma che anzi la struttura verrà rafforzata con nuove assunzioni.
Il Ceo della banca modenese ha spiegato che “questa operazione ci porterà a superare la soglia dei 4 milioni di clienti, aggiungendone circa 1,4 milioni ai 2,7 milioni attuali” e che il CET1 “a fine 2021 sarà oltre il 13%”.