“Sono sempre stato sin dall’inizio dell’investimento in Mediobanca. Delfin è il principale socio ed è decisa a rimanere tale per lungo tempo, pronta a supportare la crescita dell’istituto e a sostenere progetti che spero saranno ambiziosi”.
Lo ha affermato in un’intervista rilasciata a Il Messaggero Leonardo Del Vecchio, che attraverso Delfin è appena salito oltre il 10% del capitale di Mediobanca. “Pssiamo salire fino al 19,9% e lo faremo nel momento opportuno, attenti che rimanga un buon investimento per noi e per l’istituto”, ha aggiunto l’imprenditore.
Del Vecchio ha fatto poi un riferimento a Generali, di cui Mediobanca è il primo azionista con il 12,86% e di cui lui stesso è il terzo socio con il 4,84 per cento. “La più grande partecipazione di Mediobanca sono le Assicurazioni Generali. Una società a cui sono molto legato e che mi piacerebbe tornasse ad essere più centrale nello scacchiere mondiale.
Mi auguro che il management di Mediobanca e quello di Generali sappiano come fare. Mediobanca e Generali debbano essere dotati di un azionariato stabile e attento alle esigenze del Paese”, ha puntualizzato il fondatore di Luxottica.
L’investimento è stato inquadrato come finanziario nella comunicazione alla BCE. “Delfin non è un fondo attivista: non abbiamo richieste o rivendicazioni; abbiamo solo aspettative
positive sul futuro di Mediobanca, come è giusto per un investitore. Credo che già il mio investimento e il mio impegno stiano generando valore per la banca e gli altri azionisti.
Valuteremo con attenzione l’operato del management e utilizzeremo il voto assembleare in modo sereno e costruttivo. Ho saputo da poco che ci sono tre liste, valuteremo i profili dei diversi candidati e prenderemo la decisione migliore nell’interesse della banca”, ha affermato Del Vecchio.
In riferimento al management dell’istituto, l’imprenditore ha spiegato che “io ho sempre rispetto per i manager delle società in cui sono investito, e sono abituato a giudicare in base ai rendimenti che portano agli azionisti, non su simpatie o antipatie. Non sono stato interpellato per la composizione delle liste, ma mi è sembrato cortese chiamare Nagel personalmente per informarlo del via libera dalla BCE per salire oltre il 10%”.
Riguardo alla strategia della banca, Del Vecchio ha dichiarato: “Abbiamo valutato e apprezzato il piano industriale presentato l’anno scorso; valuteremo il nuovo piano post Covid che è stato annunciato. Io non ho mai fretta, non anticipo giudizi e sto ai patti”.