Portale Sardegna ha archiviato un primo semestre 2020 che ha scontato in maniera rilevante le restrizioni e il lockdown finalizzati al contenimento della pandemia di Covid-19, registrando un valore della produzione consolidato a 1,9 milioni (8,3 milioni al 30 giugno 2019).
“Nonostante il crollo del fatturato siamo riusciti a ridurre l’impatto della pandemia a livello di Ebitda, non solo con l’impiego di ammortizzatori sociali (cassa integrazione), consentiti dal Governo Italiano, ma anche grazie a una attività di cost managament molto attenta, in particolare con una riduzione sensibile dei costi di marketing (-54%) che incidono in maniera importante sul nostro conto economico”, spiega Massimiliano Cossu, amministratore delegato di Portale Sardegna, in un’intervista rilasciata a Market Insight.
“Un contenimento dei costi”, prosegue l’Ad, “che si è reso necessario in considerazione del fatto che le condizioni di mercato non ci consentivano di avere quei tassi di conversione, ossia quei ritorni, in grado di remunerare i costi di marketing stessi. Abbiamo quindi analizzato attentamente le nostre KPI (ad es. numero di visitatori, richieste, prenotazioni, importo medio, etc) e calibrato opportunamente gli investimenti”.
“Scelte lungimiranti frutto della nostra esperienza ventennale nel mercato B2C online”, sottolinea Cossu.
Il tutto in un contesto di mercato nel quale la Sardegna è stata ancor più impattata rispetto al resto dell’Italia, con una perdita stimata di circa i due terzi delle presenze nella regione, quasi 10 milioni tra stranieri e italiani, nella estate 2020 rispetto al 2019, a fronte di una perdita di metà delle presenze totali nel Paese, e un crollo del 70% in termini dell’occupazione nel settore (fonte: articolo pubblicato il 6 ottobre 2020 da unionesarda.it su stime Federalberghi).
“A luglio e agosto, mesi in cui abbiamo registrato una progressiva ripresa del volume d’affari incoming”, prosegue Cossu, “c’è stata una ondata di last minute che abbiamo cavalcato, continuando nel contempo a mantenere sotto controllo i costi di marketing e beneficiando anche di tutte le attività realizzate nel periodo Covid. Iniziative come Sardegna Isola Sicura che ha rafforzato in maniera importante il nostro brand con una stima di quasi 8 milioni di media contact”.
E tutte questo, sottolinea l’Ad, “ci ha consentito, nonostante la riduzione delle attività di marketing, di riportare cali decisamente più contenuti rispetto a quanto registrato nel primo semestre”.
Guardando al futuro, afferma Cossu, “Nell’ipotesi di una progressiva normalizzazione del fenomeno Covid, prevediamo per il 2021 un volume d’affari che si avvicina al doppio rispetto al 2019 grazie alla nuova business unit Welcome to Italy, il cui prodotto verrà messo online nell’ultima parte dell’anno. Operazione che potrebbe già dare qualche beneficio alla fine di quest’anno ma che garantirà sicuramente un riscontro più concreto nel 2021”.
Da sottolineare infine, conclude Cossu, che “il gruppo Portale Sardegna può sempre contare su una struttura finanziaria solida e molto liquida in grado di garantire la continuità aziendale, anche in presenza di scenari molto complicati”.