Utility (+2,1%) – Enel (+3,2%) traina il settore

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,1%, al di sopra del corrispondente europeo (+1,3%) e del Ftse Mib (0,0%).

Chiusura poco mossa per le borse europee che guardano a Wall Street dopo lo stop alle trattative su un nuovo pacchetto di aiuti da parte del presidente Trump. Il presidente ha poi fatto parzialmente dietrofront, approvando alcuni aiuti mirati per compagnie aeree, piccole imprese e privati.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,78%.

Tornando alle società del comparto utility, deboli le big tra cui però si distingue Enel che traina il settore con un +3,2 per cento.

Conferma dei positivi giudizi da parte degli analisti. Confermano il “Buy” Société Générale con target price di 8,9 euro, Mediobanca e ODDO BHF con prezzo obiettivo entrambe di 8,6 euro.

Nel periodo compreso tra il 28 settembre e il 2 ottobre 2020, Enel ha acquistato 290mila azioni proprie a servizio del Piano LTI 2020 per 2,2 milioni.

Per approfondire quale sia l’approccio del colosso elettrico italiano alla circolarità si rimanda alla seguente intervista: Enel – Ottica Open Power per contribuire al futuro circolare dell’economia italiana

Su Snam (-1,2%) gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato il target price a 5,00 euro e confermato il giudizio Buy.

Ancora in coda Italgas che cede l’1,8 per cento.

La lettera prevale anche tra le mid, con in coda Erg (-2,1%) ed Iren (-2,3%), in controtendenza invece Falck (+1,9%).

Tra le small, fanno meglio Seri Industrial (+1,7%) e Acsm Agam (+1,5%).