Seduta positiva per i listini Cinesi, alla riapertura dopo una settimana di festività, sostenuti dai dati economici positivi e dalle indicazioni di un rimbalzo del turismo e dei consumi arrivate durante la pausa.
Nel frattempo i mercati continuano a monitorare il raggiungimento di un accordo sul pacchetto di aiuti all’economia degli Stati Uniti e la riapertura alle trattative da parte del Presidente Trump.
La democratica Nancy Pelosi ha tuttavia minimizzato la possibilità di progetti di legge ad hoc, aumentando le probabilità che lo scontro tra i due partiti politici diventi più teso con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre.
Gli operatori guardano anche l’evoluzione del coronavirus che preoccupa specialmente in Europa mentre vari Paesi del mondo stanno introducendo nuove misure per il contenimento dei contagi.
Per quanto riguarda l’agenda macro, il Purchasing Managers Index (Pmi) cinese di settembre composito, elaborato da Markit/Caixin, è sceso a 54,5 punti dai 55,1 punti di agosto. In aumento invece l’indicatore relativo al settore dei servizi, attestatosi a 54,8 punti (consensus 54,3 punti) dopo i 54,0 punti di agosto. Entrambi gli indici si sono confermati ben al di sopra della soglia dei 50 punti, che separa l’espansione dalla contrazione.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1774 mentre il dollaro/yen si muove in area 105,91. Tra le materie prime in leggero calo le quotazioni del greggio, con il Brent a 43,30 dollari al barile (-0,1%) e il Wti a 41,15 dollari al barile (-0,1%). Oro in aumento a 1.912 dollari l’oncia.
Tornando ai listini asiatici, denaro a Shenzen (+3%) e Shangai (+1,8%) mentre Hong Kong resta ferma sulla parità.
In Giappone Nikkei e Topix cedono rispettivamente lo 0,2% e lo 0,5 per cento.
Il tutto, dopo i rialzi contenuti di ieri a Wall Street (Dow Jones +0,4%, Nasdaq +0,5% e S&P500 +0,8%).


























