Mercati – Milano chiude a +0,1%, Btp decennale sui minimi storici

Chiusura contrastata per le principali borse europee, con il Ftse Mib di Milano sostanzialmente invariato (+0,1%) a 19.595 punti. Poco mosso anche il Dax30 di Francoforte (+0,1%), mentre avanzano il Cac40 (+0,7%) e il Ftse100 di Londra (+0,6%). In calo l’Ibex35 di Madrid a -0,6%.

Nel frattempo, oltreoceano, Wall Street scambia in rialzo, con il Nasdaq a +1%, lo S&P500 a +0,7% e il Dow Jones a +0,5%.

I mercati restano in attesa di un accordo sulle nuove misure di stimolo fiscale negli Stati Uniti, con il ripensamento della Casa Bianca che continua a sostenere il sentiment, specialmente dopo che il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha informato Nancy Pelosi dell’intenzione di Trump di cercare un accordo di più ampio respiro, non limitato ai singoli settori.

Nelle prossime settimane la politica statunitense condizionerà ancora gli umori degli operatori, fiduciosi che il candidato Joe Biden possa prevalere su Donald Trump.

Il tutto, mentre restano vive le preoccupazioni scatenate da una nuova accelerazione dei contagi, specialmente in Europa con il governo spagnolo che ha dichiarato lo stato di emergenza a Madrid.

Nella mattinata i dati macro hanno visto la produzione industriale italiana riportare un incremento del 7,7% su base mensile (consensus +1,4%) dopo l’aumento del 7% di luglio (rivisto da +7,4%). La produzione industriale della Francia e del Regno Unito è invece aumentata ma meno delle attese.

Nel pomeriggio la lettura finale sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha segnato un progresso dello 0,4%, contro il +0,5% preliminare e atteso dal consensus, dopo il -0,1% di luglio.

Sul Forex, il dollaro arretra nei confronti delle altre valute con il cambio EUR/USD in salita a 1,182 e il dollaro/yen in calo a 105,6.

Tra le materie prime, scambiano in lieve calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 43,2 dollari e il Wti (-0,3%) a 41,1 dollari, ma si avviano verso la miglior performance settimanale da giugno in scia all’interruzione della produzione nel Golf del Messico causata dall’uragano Delta.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano scende sui minimi storici allo 0,71% con il relativo spread verso il bund tedesco in calo a 124 punti base.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto Atlantia (+3,6%) favorita dagli spiragli per una riapertura delle trattative con il governo sul dossier Aspi. Bene anche Diasorin (+3%) e Stm (+2,7%), sostenuta dalla buona intonazione del comparto dei microchip.  In calo invece Pirelli (-3,5%) e Telecom Italia (-3%).