Nel pomeriggio le principali piazze europee si muovono prevalentemente sopra la parità, con il Ftse Mib di Milano che viaggia in area 19.595 punti (+0,1%).
Intorno alle ore 16:00, il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,1%, il Cac40 di Parigi lo 0,7% e il Ftse100 di Londra lo 0,8% mentre l’Ibex35 di Madrid lascia sul terreno lo 0,6 per cento.
Oltreoceano, Wall Street apre in rialzo con il Nasdaq a +0,8%, lo S&P500 a +0,5% e il Dow Jones + 0,3%.
Il raggiungimento di un accordo riguardante le nuove misure di stimolo fiscale negli Stati Uniti dopo il ripensamento della Casa Bianca continua a sostenere il sentiment del mercato: il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin ha infatti informato Nancy Pelosi dell’intenzione di Trump di voler raggiungere un accordo di più ampio respiro, non limitato ai singoli settori.
La politica statunitense rappresenta ad oggi il principale driver che guiderà le azioni degli operatori nelle prossime settimane. La corsa alla Casa Bianca vede al momento il candidato Joe Biden in netto vantaggio rispetto al Presidente Trump.
Nel frattempo restano vive le preoccupazioni riguardanti una nuova accelerazione dei contagi, specialmente in Europa. In Spagna, il governo si è riunito per dichiarare lo stato di emergenza a Madrid e controllare la propagazione del Covid-19.
I dati macro odierni hanno visto la produzione industriale italiana riportare un incremento del 7,7% su base mensile (consensus +1,4%) dopo l’aumento del 7% di luglio (rivisto da +7,4%). In progresso ma sotto le attese invece la produzione industriale della Francia e del Regno Unito con quest’ultimo che, sempre ad agosto, ha registrato un surplus commerciale di 1,364 miliardi di sterline nettamente superiore alle attese (bilancia in pareggio).
Sul Forex, il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute con il cambio euro/dollaro in salita a 1,1805 e il dollaro/yen in calo a 105,72.
Tra le materie prime, in lieve calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 43,21 dollari e il Wti (-0,2%) a 41,09dollari, dopo i guadagni di ieri in scia alla interruzione della produzione nel Golf del Messico causata dall’arrivo dell’uragano Delta.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano scende sui minimi storici allo 0,71% con il relativo spread verso il bund tedesco in calo a 125 punti base.
Tornando a Piazza Affari, corrono le quotazioni di Atlantia (+3,3%) dopo la ripresa delle trattative con il Governo. Denaro anche su STM (+2,8%) e Azimut (+2,7%). In coda Pirelli (-2,8%)