Nel corso della mattinata le principali piazze europee rallentano il passo con il Ftse Mib di Milano che scivola sotto la parità in area 19.513 punti (-0,3%). Intorno alle ore 11:35, il Dax30 di Francoforte lascia sul terreno lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,4% mentre il Cac40 di Parigi guadagna lo 0,3% e il Ftse100 di Londra lo 0,7 per cento.
I mercati continuano a monitorare la possibilità di nuove misure di stimolo fiscale in arrivo negli Stati Uniti dopo il ripensamento della Casa Bianca, con il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin che avrebbe informato Nancy Pelosi dell’intenzione di Trump di voler raggiungere un accordo di ampio respiro e non solo relativo a singoli settori.
Nel frattempo la corsa alla Casa Bianca vede il candidato Joe Biden in netto vantaggio rispetto al Presidente Trump. La probabile vittoria netta dei democratici al Congresso ha contribuito inoltre a placare la volatilità sui mercati, nonostante restino vive le preoccupazioni riguardanti una nuova accelerazione dei contagi.
L’agenda macro odierna ha visto la produzione industriale italiana riportare un incremento del 7,7% su base mensile (consensus +1,4%) dopo l’aumento del 7% di luglio (rivisto da +7,4%). In progresso ma sotto le attese invece la produzione industriale della Francia e del Regno Unito. Quest’ultimo, sempre ad agosto, ha registrato invece un surplus di 1,364 miliardi di sterline nettamente superiore alle attese (bilancia in pareggio) dopo gli 1,689 miliardi di luglio (dato rivisto al rialzo da 1,074 miliardi).
Nel pomeriggio sarà diffusa la lettura finale delle scorte all’ingrosso Usa di agosto.
Sul Forex, il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute con il cambio euro/dollaro in salita a 1,1798 e il dollaro/yen in calo a 105,91.
Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 43 dollari e il Wti (-0,9%) a 40,81 dollari, dopo i guadagni di ieri in scia alla interruzione della produzione nel Golf del Messico causata dall’arrivo dell’uragano Delta.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano scende sui minimi storici allo 0,72% con il relativo spread verso il bund tedesco a 127 punti base.
Tornando a Piazza Affari, denaro su CNH (+3,2%), Azimut (+2,3%) e STM (+1,2%). In coda Inwit (-1,8%) e Pirelli (-2,4%).