Chiusura positiva per le borse europee, in un mercato sostenuto dalle speranza che negli Stati Uniti vengano varati pacchetti di stimoli ad hoc per i settori più colpiti dalle conseguenze della pandemia.
A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,8% a 19.582 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +1,8%, rispetto al +1,2% del corrispondente indice europeo.
In rialzo le quotazioni del greggio, sostenute dalla sospensione della produzione nel Golfo del Messico statunitense e dalla prospettiva di ulteriori perdite d’offerta in Norvegia, a cui si aggiungono le speranze per nuove misure di stimolo economico negli Stati Uniti.
In particolare, lo sciopero dei lavoratori in Norvegia potrebbe tagliare l’output del maggior produttore oil & gas dell’Europa occidentale di quasi il 25%, anche se il sindacato ha dichiarato che una soluzione è possibile.
Negli Stati Uniti, invece, gli stabilimenti offshore nel Golfo del Messico, tra cui quelli sono stati evacuati per l’arrivo dell’uragano Delta, con una sospensione giornaliera della produzione di circa 1,5 milioni di barili, pari a circa l’80% dell’output oil offshore della regione.
Tra le big del comparto bene Eni (+2,3%), dopo aver ottenuto la licenza per la realizzazione del progetto di stoccaggio di anidride carbonica (CO2) nel Regno Unito. Acquisti anche su Saipem (+3,2%) e Tenaris (+3,1%).
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in calo Saras (-7,7%), che interrompe una striscia positiva di sei sedute consecutive in rialzo complici anche le notizie riportate da fonti di stampa sul contrabbando di petrolio con associazioni terroristiche.