Al via il nuovo progetto di sviluppo del private banking del gruppo Credem, che prevede una governance unica delle due realtà attive in tale segmento, il private banking Credem e
Banca Euromobiliare, che rimangono comunque distinte.
Considerate insieme le due realtà totalizzano 32 miliardi di Asset Under Management, posizionandosi così al quinto posto tra le realtà del private banking italiano.
In particolare, a livello organizzativo sarà costituita una nuova business unit private all’interno di Credem, affidata a Matteo Benetti (che mantiene la carica di direttore
generale di Banca Euromobiliare), in cui confluirà l’attuale canale private banking Credem,
guidato da Gianluca Rondini e che, a giugno 2020, conta 287 banker ed un portafoglio di
20,3 miliardi.
Il progetto prevede il coordinamento, affidato a Stefano Pilastri, vice direttore generale
di Credem, del polo composto dalla neo costituita business unit private Credem e da Banca
Euromobiliare, che con Paolo Zulian a capo del canale private e Paolo Zavatti, vice direttore
generale, direttore commerciale e responsabile della consulenza finanziaria, vanta 410
professionisti tra private banker e consulenti finanziari e un portafoglio di 11,7 miliardi.
I principali obiettivi legati alla nascita del nuovo polo sono:
- rafforzare il posizionamento distintivo di Credem e Banca Euromobiliare verso la clientela private con una consulenza sempre più ampia rivolta al patrimonio complessivo dei clienti anche attraverso le sinergie con tutte le società del gruppo attive nel wealth management;
- accelerare la crescita nel settore del private banking massimizzando le sinergie tra le
due strutture per aumentare il livello di specializzazione e di focalizzazione del business; - favorire il reclutamento, diventando un polo di attrazione per i migliori private banker e consulenti finanziari attivi sul mercato.
In questa ottica, il nuovo polo investirà sin da subito nelle seguenti tre direzioni:
- dotare le reti private del Ggruppo di una piattaforma di advisory unica sul mercato,
che unisca le funzionalità best in class sul versante non solo finanziario ma anche
immobiliare, fiscale e successorio; - rafforzare ulteriormente la digitalizzazione attraverso investimenti per consentire
l’acquisizione e la gestione a 360° della clientela anche in modalità di remote
collaboration; - consolidare la formazione tecnica e relazionale dei private banker e consulenti finanziari del polo, per agevolare la relazione con una clientela dalle esigenze sempre più complesse ed articolate.