El.En – Il Covid è fonte di incertezza ma i driver di lungo periodo restano intatti

Il 2020 sarà un anno inevitabilmente condizionato dagli effetti della pandemia per il gruppo fiorentino, che mantiene comunque inalterati i propri piani di sviluppo forte di un modello di business orientato alla crescita di lungo periodo. Nel breve il focus resta quello di limitare l’impatto di una crisi senza precedenti, potendo contare su una solida struttura finanziaria che lascia il management fiducioso di riuscire a proseguire i propri obiettivi di crescita.

“Limitare il calo del fatturato provocato dall’impatto della crisi sanitaria, mantenendo in essere tutte le attività vitali per tornare a crescere non appena si assisterà a una stabilizzazione del quadro macroeconomico”.

Sono queste le priorità strategiche delineate dal Ceo di El.En, Andrea Cangioli, “a cui si è aggiunto l’impegno a operare nella massima sicurezza per tutto il nostro personale, un elemento chiave in un momento in cui stiamo tornando progressivamente a una situazione di normalità con la presenza fisica dei nostri dipendenti”.

Dopo diversi anni di forte crescita, con un 2019 che ha visto un fatturato in aumento ampiamente a doppia cifra, lo scoppio dell’emergenza Covid ha rallentato inevitabilmente il percorso di sviluppo della società.

Pur in un contesto senza precedenti, i risultati del primo semestre 2020 “hanno confermato la solidità del nostro modello di business che, unita alla nostra leadership di mercato ed alla nostra immediata capacità di reazione, ci ha permesso di assorbire i contraccolpi della crisi e di reagire prontamente, riuscendo ad attenuare quanto più possibile gli effetti negativi del lockdown”.

Nei primi sei mesi dell’esercizio i ricavi sono diminuiti del 14% a 162,5 milioni e l’Ebitda ha segnato un calo del 30% a 14,5 milioni, con la marginalità che ha risentito dei minori volumi e di una maggiore pressione competitiva in alcuni mercati.

Ma se da una parte l’outlook di breve periodo resta condizionato dall’incertezza legata alla pandemia, le prospettive a medio-lungo termine della società non dovrebbero risentire di tale shock temporaneo, rendendo il management “fiducioso che le determinanti alla base dello sviluppo dei nostri mercati restino immutate”.

Il Ceo di El.En, Andrea Cangioli delinea le priorità strategiche

“Continuare a crescere nei nostri mercati di riferimento mantenendo il focus sulla ricerca e sviluppo, proseguire gli investimenti in infrastrutture e in nuovi prodotti, preservare i contatti con la clientela per conservare le nostre market share”.

Andrea Cangioli – Amministratore delegato di El.En

Sono queste, sottolinea l’Amministratore delegato di El.En, Andrea Cangioli, “le priorità strategiche su cui continuiamo a lavorare per garantire lo sviluppo della società nel medio-lungo periodo, cercando di limitare i danni causati dalla pandemia di Covid-19”.

Il gruppo conferma infatti il proprio impegno a mantenere intatte le proprie attività vitali pur in un contesto di mercato sfavorevole, dato che la crisi sanitaria rappresenta solo un inevitabile stop temporaneo che, sebbene di durata ancora incerta, ha lasciato comunque inalterati i driver di crescita di lungo periodo.

“La situazione di emergenza ha fatto sì che alle priorità strategiche generali si sia aggiunta la necessità di proteggere i nostri dipendenti, garantendo lo svolgimento delle attività nella massima sicurezza con il graduale ritorno alla normalità”.

Il focus sulla R&D

Il fulcro della strategia di El.En resta il costante impegno nell’attività di ricerca e sviluppo che, come ricordano da Firenze, “più che una priorità è l’essenza stessa della società”.

L’innovazione rappresenta infatti uno dei fattori critici di successo che da sempre ha caratterizzato lo sviluppo del gruppo, storicamente in grado di entrare in nuovi segmenti di business grazie alla capacità di creare nuove nicchie applicative dei propri sistemi laser.

Un impegno sia da un punto di vista tecnico, finalizzato al lancio di nuovi prodotti, sia per quanto riguarda la parte documentale e clinica per l’ottenimento delle certificazioni necessarie alla vendita dei sistemi medicali in tutto il mondo.

In particolare, “lavoriamo costantemente da un lato alle sperimentazioni cliniche con centri medici e ospedali, e dall’altro con strutture dedicate al cosiddetto regulatory, un procedimento piuttosto complesso ma indispensabile per lanciare sul mercato i nostri sistemi innovativi” spiega Cangioli.

Preservare i contatti con la clientela per conservare market share

Parallelamente, a partire dal periodo di lockdown le funzioni marketing e vendite si sono avvalse dei mezzi di comunicazione virtuale via web al fine di mantenere attive le relazioni con i clienti, realizzando anche eventi per il lancio di nuovi prodotti.

“In un momento drammatico come quello attuale, in cui le attività commerciali continuano ad essere ostacolate dalle restrizioni a viaggiare, abbiamo sviluppato un’intensa attività di webinar per continuare a coltivare i rapporti con la clientela in tutto il mondo”.

Il quasi totale azzeramento dell’attività fieristica e congressuale a livello internazionale ha infatti reso necessario rafforzare il canale online per svolgere le normali attività promozionali e di marketing, con l’obiettivo di preservare i contatti con i clienti e in ultima analisi le quote di mercato.

“In un quadro eccezionale come quello causato dalla pandemia, usiamo tutte le armi a nostra disposizione per contrastare una situazione di mercato sfavorevole, limitando il più possibile il calo del fatturato e mantenendo in vita tutte quelle attività che ci consentiranno di tornare a crescere non appena si avrà una normalizzazione dello scenario congiunturale” dichiara l’Ad.

Solidità finanziaria per proseguire gli investimenti

Una strategia che può contare su una solida struttura finanziaria che, anche nella più difficile congiuntura mai affrontata, “ha dimostrato la capacità di resistere con determinazione a condizioni avverse senza sacrificare le potenzialità di crescita futura”.

“Il gruppo non ha riscontrato nessun tipo di problema nel sostenere l’impatto finanziario che questa crisi sta avendo sui risultati, che rimangono comunque positivi con una situazione di liquidità netta estremamente robusta” afferma Cangioli.

“Abbiamo di fronte un periodo in cui dovremo sopportare flussi di cassa non brillanti, ma ritengo che non avremo problemi a gestire la situazione eventualmente facendo ricorso anche alla liquidità messa a disposizione del governo per alcune società del gruppo”.

Al 30 giugno 2020, infatti, la posizione finanziaria netta ha riportato cassa netta per circa 28 milioni, in diminuzione rispetto a fine 2019 complice l’incremento del capitale circolante per effetto dell’aumento di magazzino in presenza di un portafoglio ordini cospicuo per il quale erano stati predisposti per tempo gli acquisti necessari alla produzione.

“La nostra struttura finanziaria ci permette di proseguire con tranquillità i nostri obiettivi di crescita, nonostante gli ingenti investimenti che abbiamo operato anche quest’anno, con i 20 milioni impiegati nell’acquisto di una importante quota di minoranza della Penta Laser Wenzhou, divenuta la capogruppo delle attività in Cina nel settore industriale”.

I risultati del primo semestre 2020

El.En ha chiuso il primo semestre 2020 con risultati in calo rispetto al pari periodo dello scorso anno e ai piani di sviluppo, per motivi interamente attribuibili agli effetti del Covid 19, evidenziando comunque la solidità che il Gruppo ha nelle proprie strutture tecniche, finanziarie, operative.

I ricavi sono diminuiti del 13,8% a 162,5 milioni. In particolare, il settore Medicale ha registrato un -10,4% per effetto della frenata del secondo trimestre (+7,5% a 53,5 milioni nel 1Q20), mentre il settore Industriale ha segnato un -18,5% evidenziando una decisa ripresa nel secondo trimestre dopo il -43% a 19,4 milioni registrato nel 1Q20.

A livello geografico, le vendite nell’area Resto del Mondo hanno segnato un -12,2% a 105 milioni, con la debolezza della Cina parzialmente bilanciata dal buon andamento nel mercato giapponese e americano. L’Europa ha registrato un -18% a 30 milioni, mentre l’Italia ha segnato un -14,5% a 27 milioni complice il blocco delle attività nell’estetica medicale e professionale.

Per quanto riguarda la gestione operativa, la redditività ha risentito del calo del fatturato e di una limatura dei margini indotta dalla crisi, più incisiva nel settore industriale dove il ritorno a elevati volumi di produzione e vendite è stato anche accompagnato da una maggiore pressione competitiva.

L’Ebitda è diminuito del 29,7% a 14,5 milioni con una marginalità scesa all’8,9% (-200 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un -44,4% a 9,3 milioni con un’incidenza sul fatturato al 5,7% (-320 punti base).

Il periodo si è chiuso con un calo dell’utile netto del gruppo del 37,4% a 6,4 milioni.

Scenario: “l’outlook nel breve resta incerto, ma nel lungo periodo torneremo a crescere”

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, El.En sottolinea come la situazione complessiva dei mercati nei quali il gruppo è attivo rimanga debole. “Stiamo assistendo a un progressivo recupero dei volumi di domanda e a risultati di entità soddisfacente date le circostanze, anche se non ancora sui livelli dell’anno scorso”.

In particolare, il management si attende nel secondo semestre volumi di vendita e risultati operativi in miglioramento rispetto ai primi sei mesi dell’anno, ma ancora inferiori a quelli registrati nel 2019.

La guidance per l’intero 2020 indica l’obiettivo di contenere entro il 10% il calo del fatturato rispetto al 2019, migliorando nel secondo semestre rispetto al primo l’incidenza del risultato operativo sui ricavi.

“La fase più acuta della crisi sembra essere ormai alle spalle e stiamo entrando in una fase di normalizzazione, resa comunque ancora incerta e poco stabile a causa delle limitazioni tuttora in essere e dall’imprevedibilità degli sviluppi dei contagi nei vari Paesi e dei suoi effetti sull’economia”.

Nel dettaglio, se da una parte il settore Medicale non è ancora tornato sui livelli pre-crisi, l’Industriale sta registrando una decisa ripresa su volumi che, seppure inferiori alle aspettative iniziali per il 2020, risultano più alti di quelli del 2019.

Un dato che “sottolinea la risposta favorevole del mercato alla nostra proposta innovativa ed è reso ancora più significativo alla luce del fatto che in Cina abbiamo dovuto fermarci più a lungo rispetto ai nostri competitor, dato che la nostra sede si trova nell’epicentro della pandemia a Wuhan”.

“Riteniamo che lo shock causato dal Covid sia solo temporaneo e che il mercato tornerà a riacquisire la dimensione e la brillantezza che aveva avuto fino a prima dello scoppio della pandemia” dichiara il Ceo di El.En.

Se dunque l’outlook di breve periodo resta condizionato da fattori esogeni, i driver di crescita di medio-lungo termine della società restano inalterati. “Siamo fiduciosi che le determinanti alla base dello sviluppo dei nostri mercati restino immutate” conclude Cangioli.

Borsa

L’incertezza dello scenario di breve termine ha penalizzato anche le quotazioni del titolo in borsa. Le azioni El.En hanno toccato un minimo di oltre un anno a 13,90 euro lo scorso 20 marzo nel pieno della pandemia, salvo poi mettere a segno un recupero di circa il 60% riportandosi in area 22 euro.

La performance da inizio 2020 resta però negativa di oltre il 30%, rispetto al +2% circa del Ftse Italia Star.

Gli analisti sembrano però mantenere un giudizio positivo sul titolo. Le tre raccomandazioni su El.En raccolte da Bloomberg, infatti, esprimono tutte un rating ‘buy’ con un target price medio di 27 euro, pari a un potenziale upside di circa il 20% rispetto alle quotazioni attuali.