Mercati – Europa cauta con Milano a +0,4%, Denaro sul Nasdaq

Nel pomeriggio le principali borse europee si muovono sempre caute con Milano che, intorno alle ore 16:00, viaggia in rialzo dello 0,4%. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,6% mentre il Ftse100 di Londra e l’Ibex35 di Madrid cedono lo 0,1%.

Oltreoceano, Wall Street ha invece gli scambi all’insegna del denaro con il Nasdaq a +1,5% a dominare la scena, seguito dallo S&P500 a +0,8% e il Dow Jones a +0,4%.

Il sentiment continua ad essere sostenuto dal raggiungimento di un nuovo pacchetto di stimoli all’economia negli Stati Uniti, specialmente dopo gli ultimi progressi messi a segno che hanno allontanato l’ipotesi di un mancato accordo. Il consulente economico della Casa Bianca Larry Kudlow ha detto di attendersi un proseguimento dei negoziati, alimentando anche le speranze che l’amministrazione potrebbe aumentare l’offerta di stimoli, senza tuttavia fornire dettagli in merito.

Nel frattempo Wall Street si prepara a una stagione delle trimestrali che difficilmente deluderà le attese degli operatori dopo i tagli apportati alle stime nei precedenti mesi.

Gli Stati Uniti resteranno pertanto al centro delle attenzioni degli operatori che nelle prossime settimane continueranno inoltre a monitorare la corsa alla Casa Bianca e la probabile “blue wave” democratica al congresso che allontanerebbe lo spettro di una vittoria contestata.

L’accelerazione dei contagi da Covid continua invece a minare il sentiment, specialmente in Europa dove la Francia ha registrato il nuovo record giornaliero di contagi e la Germania ha riportato il maggior numero di decessi da maggio.

L’agenda macro odierna, priva di particolari spunti, ha offerto indicazioni limitate all’economia giapponese che a settembre ha registrato l’indice PPI in calo dello 0,2% su base mensile (consensus +0,0%) e dello 0,8% su base annua (consensus -0,5%).

Sul Forex, il biglietto verde guadagna terreno nei confronti dell’euro in area 1,1810 mentre arretra verso lo yen a 105,34.

Tra le materie prime, le quotazioni del greggio scendono con il Brent a 42,26 dollari al barile (-1,4%) e il WTI  a 40,00 dollari al barile (-1,5%) dopo la fine dello sciopero che aveva colpito la produzione in Norvegia e mentre negli Usa hanno cominciato a ripristinare l’attività nel Golfo del Messico sospesa a causa dell’uragano Delta.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano prosegue la sua discesa portandosi allo 0,68% con il relativo spread verso il bund tedesco a 122 punti base.

Tornando a Piazza Affari, Interpump si posiziona in vetta (+5,4%). Denaro anche su Prysmian (+2,5%) e Nexi (+2,1%). In coda Bper (-2,9%) e Saipem (-3%).