Snam – Barclays conferma “overweight” e alza TP a 5,0 euro, upside potenziale del 14,7%

Nel suo ultimo report sulle Utility regolate italiane, Barclays conferma la propria “preferenza per Snam tra le utility regolate italiane”, alzandone il target price del 2% a 5,0 euro (da 4,9 euro), con un upside potenziale del 14,7% rispetto alla quotazione attuale. Confermato il giudizio “Overweight” (OW).

Una valutazione che riflette “un indebitamento netto inferiore alle attese, nonostante le recenti acquisizioni” spiegano gli analisti, aggiungendo che il titolo della società guidata da Marco Alverà “rimane il nostro hydrogen play preferito in Europa, data un’opportunità di investimento stimata di 17 miliardi di euro nei prossimi 30 anni per la conversione dell’Italia in un’economia basata sull’idrogeno”.

Tra ottobre e novembre, Snam e le altre principale utility regolate italiane (segnatamente Italgas e Terna) presenteranno i nuovi piani strategici e Barclays si aspetta “revisioni al rialzo dei piani di capex (ad eccezione di Italgas) in risposta al piano di stimolo ‘verde’ dell’UE”.

Ciò dovrebbe tradursi in “una crescita annuale mid/low single-digit a lungo termine della RAB, supportata da aspettative di inflazione moderate. Riteniamo che la generazione di flussi di cassa prevista supporti pienamente l’impegno delle utility per le politiche di DPS di crescita assoluta”.

Il tutto nonostante nella prossima revisione del allowed WACC, prevista per la fine del 2021 e valida a partire dal 2022, gli analisti della banca di affari si aspettano “su base mark-to-market una riduzione di circa 20 punti base del real pre-tax allowed return di tutte le attività regolate in Italia. Ciò avrebbe un impatto negativo del 3% a livello di EPS dal 2022E in poi per tutte e tre le utility”.

Pertanto, Barclays aumenta le proprie previsioni sull’EPS 2020-21E per Snam “in media del 3% a 0,33 euro (da 0,32 euro) nel 2020E e a 0,34 euro (da 0,33 euro) nel 2021, trainato da un deflatore e un EBITDA da attività non regolate più elevati”.