Mercati – Europa incolore, Milano chiude a +0,25%

Chiusura incerta per i listini azionari del Vecchio Continente, in linea con l’andamento di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib termina in frazionale rialzo (+0,25%) a 19.607 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%). Più arretrati il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,6%).

Oltreoceano scambiano deboli Dow Jones (-0,2%), S&P500 (-0,2%) e Nasdaq (-0,1%), che hanno perso terreno dopo un avvio lievemente sopra la parità.

Focus sulle trimestrali dopo la pubblicazione dei risultati di Wells Fargo, Bank of America e Goldman Sachs, mentre domani diffonderà i conti Morgan Stanley.

Sullo sfondo restano le preoccupazioni legate alla pandemia che, soprattutto in Europa, sta inducendo diversi Paesi a reintrodurre parziali restrizioni. In Germania i contagi sono tornati a crescere al ritmo più rapido da aprile, mentre la Francia ha registrato un incremento dei ricoverati in terapia intensiva.

Negli Usa si allontana sempre più l’ipotesi di un nuovo pacchetto di aiuti all’economia prima delle elezioni presidenziali di novembre. Nel frattempo, non giungono notizie incoraggianti sul fronte del vaccino, dopo lo stop ai test di Ely Lilly che segue l’interruzione degli studi da parte di Johnson & Johnson.

Dall’agenda macro sono giunti i dati di agosto sulla produzione industriale dell’Eurozona, che ha registrato un incremento dello 0,7% rispetto a luglio ma resta in calo del 7,2% su base annua.

Sul Forex l’euro/dollaro recupera terreno a 1,176, mentre il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 105,1.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,7%) a 43,2 dollari e il Wti (+1,9%) a 41,0 dollari, mentre l’oro approfitta della debolezza della valuta americana per riportarsi in area 1.910 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 123 punti base, con il rendimento del decennale italiano sui minimi a 0,66%.

A Piazza Affari spicca Atlantia (+9,2%) dopo l’apertura a valutare la proposta di Cdp e altri investitori per la cessione dell’88% di Autostrade per l’Italia. In rialzo anche Tenaris (+2,7%) e Azimut (+2,4%) mentre arretrano Interpump (-1,7%) e Nexi (-2,1%).