Il Governo potrebbe richiedere alla Commissione Europea di prorogare al 2023 l’uscita del Tesoro dal capitale di Mps, fissata al 2021 in base agli accordi attuali.
Lo riporta MF, secondo cui una tale richiesta sarebbe legata all’attuale scenario macroeconomico profondamente incerto a causa della pandemia e dalla significativa minusvalenza in capo al Mef, primo azionista della banca senese con il 68,2% del capitale.
Sul titolo sono tornate nuovamente le vendite. Intorno alle 10:00 il titolo cede il 4,6% a 1,24 euro, dopo il rimbalzo (+8,1%) messo a segno ieri, che alcuni operatori di mercato hanno attribuito ai rumor, poi confermati, relativi alla designazione di Pier Carlo Padoan come futuro presidente di UniCredit, che potrebbe favorire in prospettiva una potenziale fusione con Mps.
Padoan, in quanto ex ministro dell’Economia, conosce molto bene le dinamiche legate a Mps e ha avuto interlocuzione con le autorità europee nell’ottica della privatizzazione.
Il Governo, secondo rumor di stampa, avrebbe sondato diverse banche per proporre l’acquisizione di Mps, a partire dalla stessa UniCredit, anche se il Ceo Jean Pierre Mustier ha ribadito nei giorni scorsi che l’istituto non è interessato a operazioni di M&A. Sono stati fatti anche i nomi di Bnp Paribas e Crédit Agricole, che non si sarebbero dimostrati particolarmente interessati al dossier.
La banca toscana si sta avvalendo della consulenza di Mediobanca per valutare le possibili opzioni strategiche.