Mercati Usa – Apertura in calo tra timori nuovi lockdown e delusione stimoli fiscali

Partenza in rosso a Wall Street in scia ai timori legati al continuo diffondersi della pandemia e con l’allontanarsi della possibilità di una rapida approvazione di nuovi aiuti all’economia. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,3%, lo S&P 500 l’1,2% e il Dow Jones l’1,1%.

Sfuma l’ipotesi che l’amministrazione Trump riesca ad approvare un nuovo pacchetto di stimoli fiscali prima delle elezioni presidenziali di novembre, dopo che il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin e la speaker alla Camera Nancy Pelosi non sono ancora riusciti a raggiungere un’intesa.

Preoccupa intanto la nuova accelerazione del Covid soprattutto in Europa, con diversi paesi che hanno annunciato nuove misure restrittive alimentando i timori di un ritorno alle più drastiche misure di lockdown degli scorsi mesi.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 898 mila unità, superiori alle 825 mila previste dal consensus e alle 845 mila della rilevazione precedente.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato sotto quota 1,17 e il dollaro/yen a 105,2. In calo la sterlina a 1,291 dollari, complici le difficoltà a raggiungere un accordo commerciale sulla Brexit tra Ue e Regno Unito.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-3,2%) a 41,9 dollari e il Wti (-3,7%) a 39,5 dollari in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano si attesta allo 0,7% e quello del biennale allo 0,14%.

Per quanto riguarda le trimestrali, prima dell’apertura ha diffuso i risultati Morgan Stanley (-1%), l’ultima dei sei grandi istituti finanziari a stelle e strisce, registrando ricavi e utili superiori alle attese.