Mercati Asiatici – Giappone ben intonato. Economia cinese in ripresa

Prima seduta della settimana prevalentemente in rialzo per le principali piazze asiatiche, dopo i positivi dati macro economici forniti dalla Cina sul PIL del terzo trimestre, spesa per consumi e produzione industriale di settembre, questi ultimi aumentati ai livelli pre-Covid.

Il prodotto interno lordo della più grande economia asiatica è cresciuto a un ritmo annuo del 4,9% nell’ultimo trimestre.

La Cina infatti è stato il primo paese ad affrontare il coronavirus e il primo a uscire dalla pandemia e iniziare a riaprire la sua economia. Dopo una contrazione del 6,8% nel primo trimestre di quest’anno, l’economia è cresciuta del 3,2% nel trimestre aprile-giugno. Ha raggiunto

L’espansione trimestrale del 2,7% è stata più debole del previsto. Tuttavia, la ripresa cinese è una buona notizia per altri paesi che dipendono fortemente dal commercio con Pechino, incluso il Giappone.

Il National Bureau of Statistics ha riferito che la produzione industriale è aumentata del 5,8% in luglio-settembre rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, un netto miglioramento rispetto alla contrazione dell’1,3% della prima metà.

Le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,9% rispetto a un anno prima, a fronte della contrazione del 7,2% nel primo semestre quando i consumatori, preoccupati per il rallentamento dell’economia e la guerra tariffaria con gli Usa, hanno stretto la cinghia.

Nel frattempo, le speranze di nuovi stimoli per l’economia statunitense sono state attenuate, con la presidente della Camera Nancy Pelosi che ha affermato che il tempo sta per scadere per far approvare le misure prima delle elezioni del 3 novembre.

Sullo sfondo, l’aumento dei casi di coronavirus in tutto il mondo e le restrizioni che i governi stanno via via imponendo per contenere i focolai continua a preoccupare gli investitori.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1711 mentre il dollaro/yen si muove in area 105,41. Tra le materie prime in leggera flessione le quotazioni del greggio, con il Brent a 42,88 dollari al barile (-0,1%) e il Wti a 41,09 dollari al barile (-0,1%). Oro in frazionale rialzo a 1.913 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, in flessione i listini cinesi con Shanghai e Shenzhen che cedono lo 0,5%. Secondo alcuni analisti, i dati economici relativamente forti hanno ridotto le possibilità di importanti misure di stimolo che potrebbero aiutare a rilanciare i mercati.

Bene Hong Kong (+0,6%).

In Giappone, accelerano Nikkei e Topix (-0,7%), con un guadagno del 1,2%.

Il tutto dopo che venerdì a Wall Street il Nasdaq ha ceduto lo 0,4% ed il Russell 2000 lo 0,2%. Positivo il Dow Jones (+0,4%), mentre lo S&P500 terminato invariato.