Mercati – Apertura poco sotto la parità, Ftse Mib a -0,2%

Apertura cauta per le borse europee, con l’attenzione dei mercati sempre rivolta all’evolversi delle trattative a Washington sul nuovo pacchetto di aiuti e al continuo diffondersi della pandemia.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,2% in area 19.350 punti. Sotto la parità anche il Dax di Francoforte (-0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%)m il Ftse 100 di Londra (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).

Il focus degli investitori resta concentrato sulle speranze di un accordo negli Stati Uniti sul nuovo piano di stimoli fiscali, dopo che la speaker alla Camera Usa Nancy Pelosi ha fissato per oggi la deadline per decidere sulle misure prima delle elezioni presidenziali di novembre.

Un portavoce ha dichiarato che le parti stanno continuando a limare le proprie divergenze nel corse delle trattative che ormai durano da diverse settimane, nel tentativo di accelerare l’approvazione degli aiuti anche alla luce della nuova accelerazione dei contagi da coronavirus.

La pandemia, infatti, non sembra dare segnali di rallentamento con il numero di casi nel mondo che ha superato quota 40 milioni, mentre l’Europa è tornata ad essere il centro dell’epidemia con diversi paesi che stanno mettendo in campo un serie sempre maggiore di misure restrittive.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in una giornata priva di appuntamenti significativi dall’agenda dei dati macroeconomici. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,177 e il dollaro/yen a 105,5.

Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 42,5 dollari e il Wti (-0,2%) a 41 dollari, dopo che dal meeting di ieri dell’Opec+ non sono emersi segnali di un cambiamento dei piani per allentare i tagli alla produzione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,71%.

Tornando a Piazza Affari, in rosso Atlantia (-2,7%), Leonardo (-1,7%), Eni (-1,6%), Tenaris (-1,5%), Saipem (-1,4%) e Telecom Italia (-1,4%), mentre avanzano Nexi (+0,7%) e Terna (+0,4%).