Mercati asiatici – Seduta positiva in Giappone, sottotono i listini cinesi

Seduta contrastata per le principali piazze asiatiche dopo gli ultimi aggiornamenti riguardanti le trattative a Washington per il pacchetto di stimoli fiscali.

Sebbene Democratici e Repubblicani non siano ancora arrivati ad un accordo vero e proprio, sforando l’ultimatum dettato in precedenza dalla Pelosi, il raggiungimento di un’intesa sembrerebbe destinato ad arrivare prima delle elezioni presidenziali statunitensi.

Il Presidente Donald Trump avrebbe affermato infatti di essere disposto ad accettare una grande proposta di legge nonostante l’opposizione del suo stesso partito repubblicano.

Scenario che ha visto le azioni giapponesi giovare di tale iniezione di fiducia mentre le azioni cinesi sono scivolate, penalizzate dal settore immobiliare. Denaro anche a Hong Kong sulle rinnovate speranze di un nuovo ciclo di stimoli fiscali in grado di sostenere il sentiment degli investitori.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1860 mentre il dollaro/yen si muove in area 105,20. Tra le materie prime scendono le quotazioni del greggio, con il Brent a 42,82 dollari al barile (-0,8%) e il Wti a 41,41 dollari al barile (-0,7%). Sale l’oro a 1.921 dollari l’oncia (+0,3%).

Tornando ai listini asiatici, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,5% e l’1,3%. Hong Kong in frazionale rialzo (+0,8%).

In Giappone, il Nikkei e Topix guadagnano lo 0,3% e lo 0,8 per cento.

Il tutto dopo una seduta cauta a Wall Street con il Nasdaq a +0,3%, lo S&P500 a +0,5% e il Dow Jones a +0,4%.