Mercati – Incerti fra timori Covid e attesa stimoli Usa, Milano termina a -2%

Chiusura in calo per le borse europee, appesantite nel finale anche dall’indebolimento dei listini americani.

A Piazza Affari il Ftse Mib perde il 2% a 19.085 punti, in rosso come il Ftse 100 di Londra (-1,9%), l’Ibex35 di Madrid (-1,7%), il Cac 40 di Parigi (-1,5%) e il Dax di Francoforte (-1,4%). Annullano i precedenti rialzi Dow Jones (-0,1%), S&P500 (+0,1%) e Nasdaq (+0,1%) dopo un avvio positivo.

Negli Usa il focus resta sulle trimestrali e sulle trattative per l’approvazione dei nuovi stimoli fiscali. Nancy Pelosi spera di raggiungere un accordo questa settimana, mentre l’amministrazione Trump punta ad un’intesa entro 48 ore e propone un pacchetto da 1.880 miliardi di dollari, contro i 2.200 richiesti dalla speaker della Camera.

Nel frattempo, aumentano le preoccupazioni per la diffusione del coronavirus, specialmente in Europa dove si sta materializzando la temuta seconda ondata. Il Fmi, nel suo ultimo report, ha parlato di rischi in aumento e di outlook eccezionalmente incerto. In serata verrà diffuso il Beige Book della Fed.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,187 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scende a 104,6. In rialzo la sterlina a 1,314 dollari e a 0,904 nei confronti della moneta unica, dopo che il capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier, ha dichiarato che un accordo con il Regno Unito è ancora possibile.

Tra le materie prime, perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-2,8%) a 41,9 dollari e il Wti (-3,3%) a 40,4 dollari, dopo il calo inferiore alle attese delle scorte americane emerso dai dati settimanali dell’energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si dilata a 137 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento allo 0,78%.

Tornando a Piazza Affari, le vendite pressoché la totalità dei titoli del Ftse Mib e in particolare Bper (-6,4%), Saipem (-5,3%) e Leonardo (-4,8%) mentre si chiude in controtendenza Diasorin (+2,0%).