Le borse europee procedono in rosso, appesantite dall’accelerazione dei contagi che sta spingendo diversi Paesi del Vecchio Continente a reintrodurre misure restrittive, mentre Wall Street ha aperto cauta in attesa di novità sugli stimoli fiscali.
A Piazza Affari il Ftse Mib cede l’1,5% in area 19.200 punti, sottotono come Ftse 100 di Londra (-1,5%), l’Ibex35 di Madrid (-1,4%), il Cac 40 di Parigi (-1%) e il Dax di Francoforte (-0,8%).
Negli Usa, avvio poco mosso per Dow Jones (+0,05%), S&P500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,5%).
L’attenzione resta focalizzata sulle trimestrali e sulle trattative sul nuovo pacchetto di aiuti, con l’amministrazione Trump che offre un programma da 1.880 miliardi, mentre Nancy Pelosi spinge per 2.200 miliardi. I colloqui proseguiranno in giornata, nel tentativo di raggiungere un’intesa quando ormai mancano meno di due settimane alle elezioni presidenziali.
Nel frattempo, aumentano le preoccupazioni per l’evoluzione dei contagi da coronavirus, specialmente in Europa dove si sta materializzando la temuta seconda ondata. Il Fmi, nel suo ultimo report, ha parlato di rischi in aumento e di outlook eccezionalmente incerto, minato anche dal pericolo di una Brexit senza accordo. In serata focus sul Beige Book della Fed.
Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,185 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta scende a 104,6. In rialzo la sterlina a 1,309 dollari e a 0,905 nei confronti della moneta unica, dopo che il capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier, ha dichiarato che un accordo con il Regno Unito è ancora possibile.
Tra le materie prime, perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-1,7%) a 42,5 dollari e il Wti (-1,9%) a 40,9 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’energy Information Administration sulle scorte americane.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si dilata a 137 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento allo 0,78%.
Tornando a Piazza Affari, le vendite investono gran parte del Ftse Mib e in particolare Bper (-5,9%), Saipem (-4,8%) e Leonardo (-3,4%) mentre si muovono in controtendenza Diasorin (+2,2%), Unipol (+1,4%) e Buzzi (+1,4%).