Mercati – Piazza Affari prosegue debole (-0,7%) insieme al Vecchio Continente

Mattinata in calo per le borse europee e futures di Wall Street deboli, in scia alle preoccupazioni legate al Covid e alla mancata approvazione finora degli stimoli fiscali in Usa.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dello 0,7% in area 18.960 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (-0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

In lieve ribasso anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, condizionati anche dai sospetti di possibili interferenze di Russia e Iran nelle elezioni presidenziali statunitensi in programma il 3 novembre.

Stasera si terrà il dibattito finale tra i candidati Trump e Biden, in programma a Nashville, mentre proseguono le trattative fra la speaker alla Camera Usa Nancy Pelosi e il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin sul nuovo pacchetto di aiuti, anche se i tempi ristretti rendono improbabile un’approvazione della legge prima del voto.

Sullo sfondo restano i timori per la diffusione della pandemia. In Germania le infezioni hanno fatto segnare un nuovo record mentre Francia e Spagna diventano i primi Paesi dell’Europa occidentale con 1 milione di casi. Negli Usa, i ricoveri hanno raggiunto il picco degli ultimi due mesi e nello stato di New York i nuovi casi superano quota 2.000 per la prima volta da maggio.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra leggermente a 1,184 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale parzialmente a 104,7.

Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 41,8 dollari e il Wti (+0,2%) a 40,1 dollari, dopo il forte calo di ieri sulle preoccupazioni legate all’incremento dei contagi da Covid e il conseguente effetto sulla ripresa della domanda di petrolio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 136 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,78%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap arretrano soprattutto Unipol (-2,5%) e i petroliferi Saipem (-2,4%), Tenaris (-2,2%) ed Eni (-1,8%), oltre a Bper (-2,1%). Positive Campari (+1,3%), Nexi (+1,1%) e Stm (+1,1%) dopo i risultati del terzo trimestre.