Partenza positiva degli indici americani che ignorano l’andamento in rosso dei mercati europei. Il guadagno di circa mezzo punto percentuale si affievolisce nel corso della seduta ed i listini terminano tutti in rosso con cali tra i due decimi di punto percentuali del Dow Jones ed i tre del Nasdaq.
Più marcata la discesa del Russell 2000 (-0,9%) mentre scende anche il VIX di circa due punti e mezzo percentuali a quota 28.65.
Le continue dispute sulla dimensione del varo del nuovo pacchetto fiscale non aiutano la ripresa del rally in corso da inizio mese e Wall Street rischia di ritornare nella fase di correzione del mese precedente.
In after hours, Tesla batte le attese e sale inizialmente del cinque per cento per poi mantenere un apprezzamento del +3,2% in virtù di una guidance debole sul numero di auto vendute nell’anno in corso.
Male anche Chiplote, la catena di fast food messicani, che presenta risultati brillanti ma non fornisce lumi sulle previsioni future.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti del Tbond salgono per la quinta seduta consecutiva di altri due punti base allo 0,81%, dopo un massimo nella mattinata asiatica allo 0,83%.
Seduta sprint per le materie prime ed i metalli preziosi con oro, argento e rame che guadagnano tutti oltre un punto percentuale e quest’ultimo che sale ai livelli di metà 2018.
Tale apprezzamento è favorito anche dal calo del biglietto verde che scivola fino a 1,187 nei confronti della moneta unica.
Unica eccezione il petrolio il quale perde il quattro per cento scendendo al di sotto dei 40 dollari al barile, in scia a scorte domestiche settimanali meno favorevoli rispetto alle attese.


























