Mps – Si interrompe il rimbalzo (-2,5%)

Tornano le vendite su Mps a Piazza Affari. Intorno alle 10:15 il titolo lascia sul terreno il 2,6% a 1,15 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,6 per cento.

Il Governo è al lavoro nell’ottica della privatizzazione della banca senese, per rispettare gli accordi presi con le autorità europee che prevedono l’uscita dal capitale da parte del Tesoro, primo azionista con il 68,2% del capitale, nel 2021. Anche se il termine sarebbe slittato a metà 2022, poco dopo l’approvazione del bilancio 2021, dopo la firma del premier Giuseppe Conte sul decreto che sblocca la scissione di 8,1 miliardi di Npe.

L’esecutivo avrebbe sondato alcune banche per una potenziale aggregazioni, con la stampa che ha fatto più volte il nome di UniCredit, soprattutto negli ultimi giorni dopo la nomina a presidente designato dell’ex ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che conosce molto bene la questione Mps per avere gestito i negoziati con la Commissione Europea.

Tuttavia, diversi quotidiani hanno citato le potenziali cause legali per 10 miliardi in capo all’istituto toscano che potrebbero rendere più difficile un’aggregazione.

In merito a quest’ultimo punto, secondo quanto riportato da Reuters, il prossimo 29 ottobre potrebbe tenersi un cda straordinario per esaminare la possibilità di nuovi accantonamenti per rischi legali, che potrebbero essere nell’ordine dei 500-700 milioni.

Un quadro più chiaro lo si potrebbe dopo il prossimo 5 novembre, quando il cda approverà i conti dei primi nove mesi del 2020.

Il Sole 24 Ore ricorda la richiesta di risarcimenti da 3,8 miliardi arrivata dalla Fondazione Mps.