Il mancato superamento del massimo storico dello scorso 18 settembre a 32 euro da parte delle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nei piccoli elettrodomestici ha innescato delle prese di beneficio. A partire dalla scorsa settimana i corsi delle azioni De Longhi sono infatti scivolati al di sotto della trendline ascendente di medio/lungo, senza però riuscire a rompere al ribasso la media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 29,02 euro.
La tenuta di questo supporto dinamico, accompagnato dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 29,62 euro, potrebbe così consentire alle quotazioni dei titoli del gruppo veneto di accelerare verso la successiva barriera individuabile a 30,20 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello, i corsi delle azioni De Longhi potrebbero rapidamente mettere nel mirino il sopracitato record storico posizionato a 32 euro, con uno step intermedio a 31,10 euro.
Un’eventuale chiusura di seduta al di sotto del minimo intraday di oggi a 28,92 euro, al contrario, potrebbe favorire un nuovo aumento della pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Massimo Garavaglia, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 28,14 euro. Nel caso poi di cedimento di questo livello, i corsi delle azioni De Longhi potrebbero scivolare verso i due obiettivi ribassisti di breve periodo posizionabili rispettivamente a 27,26 euro, il primo, e a 26,50 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli De Longhi è pari a +54,7% (-14,7% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 7 analisti rilevati da Bloomberg è 29,09 euro, con un potenziale ribassista dello 0,2 per cento.
Quotazione di riferimento: 29,16 euro
+9,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 32,00 euro;
+6,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 31,10 euro;
+3,6% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 30,20 euro;
+1,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 29,62 euro;
-0,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 28,92 euro;
-3,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 28,14 euro;
-6,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 27,26 euro;
-9,1% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 26,50 euro.