BB Biotech – Salgono Nav e titolo, utile netto di Chf 26 mln nei 9 mesi 2020

Nei primi nove mesi del 2020 BB Biotech ha riportato utile netto di CHF 26 milioni, a fronte di un utile di CHF 172 milioni registrato nello stesso periodo del 2019.

La performance del titolo tra gennaio e settembre si è confermata positiva, con un rendimento complessivo del 7,6% in CHF e dell’8,3% in euro mentre il valore intrinseco del portafoglio (NAV) ha registrato un incremento del 3% in CHF, 3,7% in euro e 8,3% in dollari.

Nella terza frazione d’esercizio, dopo un secondo trimestre molto positivo, il titolo BB Biotech, analogamente a quanto registrato dal benchmark di settore Nasdaq Biotech Index, ha subito una correzione del -3,4% in CHF e del -4,3% in euro dopo il forte progresso del
31,1% nei tre mesi precedenti.

Il NAV è sceso del 10,9% in CHF, 12,1% in euro e 8,3% in dollari. Nel terzo trimestre 2020 la holding svizzera ha pertanto registrato una perdita netta di CHF 395 milioni, a fronte di un deficit di CHF 382 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.

Dall’esame del portafoglio si rileva che le maggiori partecipazioni sono quelle detenute in Ionis Pharmaceuticals (10,3%), Neurocrine Biosciences (7,7%), Incyte (6,9%), Argenx SE (6,5%), Vertex Pharmaceuticals (6,5%) e Moderna (6,1%).

Nel trimestre il team di gestione degli investimenti ha proseguito la propria strategia di allocazione a lungo termine, concentrandosi in particolare sulle aziende che sviluppano farmaci innovativi per patologie gravi e/o croniche.

BB Biotech ha chiuso la partecipazione residua in Akcea Therapeutics e ha aggiunto in portafoglio una nuova posizione in Relay Therapeutics attraverso l’adesione all’IPO e il successivo incremento del livello d’investimento subito dopo la quotazione.

La holding svizzera ha inoltre sfruttato le costanti oscillazioni dei mercati per effettuare prese di beneficio su una selezione di partecipazioni a media capitalizzazione.

In generale, BB Biotech preferisce non investire nelle grandi case farmaceutiche o nei
gruppi con grandi divisioni specializzate in vaccini.

L’intesa attività di M&A nel settore è proseguita anche nel terzo trimestre, consentendo a BB Biotech di beneficiare dell’offerta di acquisto per 13 miliardi di dollari lanciata da Bristol-Myers Squibb sulla partecipazione Myokardia (4% del portafoglio al 30 settembre 2020).

Il team di gestione degli investimenti ha sostenuto la decisione di Ionis di integrare completamente la propria affiliata commerciale quotata in borsa Akcea Therapeutics,
riacquisendone l’intero flottante azionario. Radius ha ceduto in licenza il programma SERD a Menarini, con l’intenzione di concentrarsi sul proprio know-how principale nel campo dell’osteoporosi.

Per l’ultima parte dell’anno, il team prevede la pubblicazione di importanti dati e risultati da parte di alcune aziende in portafoglio.

Moderna dovrebbe infatti pubblicare a breve i dati di efficacia iniziali per lo studio COVE, che testa due iniezioni a distanza di 28 giorni del vaccino sperimentale mRNA-1273 in circa 30 000 volontari sani. Secondo le indicazioni fornite dall’azienda, la distribuzione su ampia scala del vaccino potrebbe iniziare nel primo trimestre 2021, subordinatamente all’ottenimento di un’approvazione completa.

Scholar Rock (1,3% del portafoglio partecipazioni) ha diffuso i dati intermedi di Fase II per lo studio TOPAZ, incentrato sull’impiego del preparato SRK-015 in diversi sottogruppi di pazienti con atrofia muscolare spinale.

Arvinas (1% del portafoglio) e Molecular Templates (1,4% del portafoglio) dovrebbero pubblicare importanti dati preliminari su dosaggio ed efficacia dei loro farmaci in sperimentazione in occasione del San Antonio Breast Cancer Symposium.

Per tre principi attivi attualmente sotto esame da parte delle autorità competenti è attesa una decisione di omologazione entro fine anno: Relugolix di Myovant (1,9% del portafoglio) per il trattamento dei pazienti affetti da cancro prostatico in forma avanzata, Lumasiran di Alnylam (4,6% del portafoglio) per la terapia dell’iperossaluria di tipo 1 e Margetuximab di Macrogenics (3,1% del portafoglio) per il trattamento del cancro metastatico della mammella HER-2 positivo.

Il team di gestione degli investimenti monitora con attenzione l’evolversi della pandemia, gli approcci di politica sanitaria ed economica che ne derivano e i numerosi progetti in fase di sviluppo clinico.

Crede fermamente nello sviluppo di vaccini e misure efficaci con cui sarà possibile contrastare e contenere il virus. In attesa infatti di un vaccino effettivamente disponibile, il team di gestione si attende la messa a punto di soluzioni terapeutiche sempre migliori per la cura delle infezioni.