Credem – Incorporerà Cassa di Risparmio di Cento, atteso apporto di 15 mln all’utile netto nel 2023

Credem e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, insieme con la propria controllata Holding CR Cento, hanno sottoscritto un accordo finalizzato a realizzare la fusione per
incorporazione di Cassa di Risparmio di Cento nella stessa Credem. Il tutto a conclusione dell’esito positivo delle negoziazioni avviate a fine aprile 2020.

A regime, nel 2023, si stima un contributo di Cassa di Risparmio di Cento all’utile netto del
nuovo gruppo superiore ai 15 milioni, grazie a ricavi addizionali per circa 9 milioni di
e a risparmi sui costi per 13 milioni.

Il gruppo ferrarese è una realtà bancaria che a fine 2019 serviva oltre 87 mila clienti attraverso 460 persone con una rete di 47 filiali e 3 centri private e wealth management, prevalentemente distribuite tra le provincie di Ferrara, Modena, Bologna e Ravenna, con una raccolta complessiva da clientela per 3,7 miliardi e impieghi alla clientela per 2 miliardi.

In particolare, grazie ad una raccolta gestita di oltre 1,5 miliardi(pari ad oltre il 40% della
raccolta complessiva da clientela), a fine 2019, il gruppo evidenziava una contribuzione delle commissioni nette sui ricavi totali del 42,5%, riuscendo a contenere significativamente la propria dipendenza dall’evoluzione negativa dei tassi di interesse.

Le principali linee guida strategiche dell’accordo

La fusione di Cassa di Risparmio di Cento in Credem consentirà di beneficiare di importanti sinergie derivanti dall’operazione, che permetteranno:

  • al gruppo Credem di accelerare il proprio sviluppo grazie alle significative quote di
    mercato della Cassa nella provincia di Ferrara, e alla sua presenza nelle province di
    Bologna, Modena e Ravenna;
  • alla Cassa di Risparmio di Cento di beneficiare dell’ampia e competitiva gamma di
    servizi specialistici proposti dal gruppo, a supporto della crescita del territorio,
    migliorando ulteriormente la soddisfazione della propria clientela;
  • con la fusione delle due realtà, ad entrambi gli azionisti di ottenere maggiori ritorni
    dal proprio investimento grazie alle sinergie che si verranno a creare, sia in termini di
    maggiori ricavi, connessi alla più ampia offerta di servizi per la clientela, sia di minori
    costi, favoriti dall’adozione di un’unica piattaforma informatica di proprietà di Credem.

La struttura dell’operazione

L’aaccordo prevede una fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio di Cento in Credem, successivamente al conseguimento dell’approvazione dei rispetti cda e delle rispettive Assemblee, così come delle Autorità di Vigilanza e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Il completamento dell’operazione è inoltre condizionato al mancato verificarsi di eventi pregiudizievoli rilevanti che possano avere un impatto significativo sulle attività delle due banche, condizione usuale in operazioni simili.

L’operazione è prevista avvenire con un concambio azionario di 0,7 azioni Credem per ogni azione di Cassa di Risparmio di Cento.

A seguito dell’aumento di capitale che dovrà essere eseguito da Credem a supporto dell’operazione, i soci attuali della Cassa arriveranno a detenere circa il 2,85% del gruppo
Credem.

Le azioni di nuova emissione saranno quotate sull’MTA e avranno le stesse caratteristiche delle azioni Credem ordinarie attualmente in circolazione.

Fermo il rispetto delle previsioni contenute nel Protocollo ACRI/MEF, la fondazione e la holding, al momento della fusione, si impegneranno a non cedere, in tutto o in parte, la propria partecipazione in Credem, rinveniente dall’operazione, per un periodo di 12 mesi.

L’accordo, oltre a regolare le usuali garanzie rilasciate da parte della fondazione e della
holding a favore di Credem, prevede la cessione, contestuale alla fusione, di 1.000.000 di
azioni di Cassa di Risparmio di Centro al Credem per un importo complessivo di 7 milioni di euro, da parte della fondazione e della holding.