Generali ha sottoscritto l’aumento di capitale di Cattolica ad essa riservato per un ammontare complessivo pari a 300 milioni, approvato dal cda della stessa Cattolica lo scorso 4 agosto in esercizio della delega attribuita a seguito di delibera dell’assemblea
in data 27 giugno 2020.
Per effetto di tale operazione, Generali viene a detenere una partecipazione in Cattolica pari al 24,46% (calcolata scomputando le azioni proprie) del capitale.
L’aumento di capitale riservato a Generali ha portato all’emissione di 54.054.054 azioni di Cattolica ad un prezzo di emissione per azione pari a 5,55 euro, di cui euro 2,55 a titolo di sovrapprezzo, per un aumento del capitale sociale nominale di 162,2 milioni.
Il tutto fa seguito alla partnership strategica approvata dai rispettivi cda in data 24 giugno e alla firma degli accordi attuativi tra Generali e Cattolica sulle quattro aree di business, sottoscritti nel corso del mese di ottobre.
Generali ha sottoscritto l’aumento di capitale ad essa riservato a seguito del verificarsi di tutte le condizioni sospensive all’esecuzione di cui all’accordo del 24 giugno 2020 (tra le quali l’ottenimento, lo scorso 6 ottobre, da parte di Generali dell’autorizzazione dell’IVASS all’acquisto della partecipazione in Cattolica) e della rinuncia di Cattolica e Generali alla condizione relativa all’autorizzazione Consob alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’ammissione alle negoziazioni delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale riservato.
L’aumento di capitale riservato a Generali è uno dei presupposti per l’avvio di una partnership strategica che prevede quattro iniziative industriali che rappresentano
importanti opportunità di crescita profittevole sui servizi ai clienti del segmento danni
e nel comparto asset management.
In particolare, gli accordi attuativi di cui sono parte anche talune società controllate da Cattolica e del gruppo Generali, hanno ad oggetto, tra l’altro, quanto segue:
- Asset management: la gestione da parte di Generali Asset Management di parte
del portafoglio investimenti di Cattolica volta all’incremento dell’efficienza, facendo
leva sulle competenze ed expertise specialistiche; - Internet of Things: l’offerta da parte di Generali ai clienti di Cattolica dell’innovativa
piattaforma IoT (Internet of Things) sviluppata da Generali Jeniot per lo sviluppo del
business telematico auto, casa, pet e imprese; - Business Salute: l’estensione alla clientela di Cattolica dei servizi innovativi di Generali Welion in ambito salute, attualmente non offerti da Cattolica, e l’esternalizzazione di parte dei servizi di liquidazione e assistenza da parte di Cattolica sempre a Generali Welion;
- Riassicurazione: un accordo di collaborazione tra Cattolica e Generali, con Generali principale partner in relazione a una quota dei rischi da riassicurare.
Nel contesto dell’operazione, a valle della chiusura della procedura di recesso conseguente alla trasformazione di Cattolica da società cooperativa in società per azioni, si darà corso all’aumento di capitale da offrire in opzione agli azionisti per massimi 200 milioni deliberato dal cda di Cattolica lo scorso 4 agosto, al fine di completare il rafforzamento patrimoniale della compagnia richiesto dall’IVASS lo scorso 27 maggio.
Il cda di Cattolica ha poi proceduto a nominare per cooptazione, i consiglieri Stefano Gentili, Roberto Lancellotti e Elena Vasco, in quanto designati da Generali in esecuzione degli accordi conclusi tra quest’ultima e Cattolica, in sostituzione dei consiglieri dimissionari Carlo Napoleoni, Chiara de’ Stefani e Pierantonio Riello.
Generali, infine è stata anche ammessa allo status di socio dal cda di Cattolica.
Si segnala che l’offerta in opzione delle 20.621.205 azioni ordinarie di Cattolica per le quali è stato esercitato il recesso da coloro che non hanno concorso alla delibera di trasformazione in Spa nell’assemblea dello scorso 31 luglio, per un controvalore di 112,8 milioni calcolato al valore di liquidazione di 5,47 euro per azione, partirà martedì 27 ottobre e si concluderà il prossimo 26 novembre, al medesimo prezzo per azione.