Mercati – Milano negativa (-1%) con l’Europa, Francoforte la peggiore

Le borse europee riducono le perdite rispetto all’apertura ma restano in territorio negativo, condizionate anche dall’andamento debole dei futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, che cedono fino a un punto percentuale.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1% in area 19.090 punti. In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,8%) e soprattutto il Dax di Francoforte (-2,4%), appesantito da SAP (-18%) dopo il taglio delle stime sui ricavi e la previsione di un impatto prolungato della pandemia sul business.

La diffusione del virus continua ad appesantire il sentiment, costringendo a nuovi parziali lockdown che rischiano di rallentare la ripresa dell’economia.

Negli Usa, intanto, si avvicina l’appuntamento con le elezioni presidenziali del 3 novembre mentre si affievoliscono le possibilità di giungere ad un accordo sui nuovi stimoli fiscali prima del voto.

Dall’agenda macroeconomica è giunto in mattinata l’indice IFO sulla fiducia delle aziende tedesche, che si è attestato a 92,7 punti, rispetto a 93,2 punti del mese precedente e 93 del consensus. Anche l’indicatore relativo alle aspettative di business (95 punti) si è rivelato inferiore al dato di settembre (97,4 punti) e alle attese (96,5 punti).

Intanto sul Forex recupera terreno il dollaro, che riporta il cambio con l’euro a 1,182 e risale a 104,9 yen.

Tra le materie prime restano negative le quotazioni del greggio con il Brent (-1,8%) a 41,4 dollari e il Wti (-1,9%) a 39,1 dollari in scia alle preoccupazioni legate all’aumento dei contagi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 127 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,7%, dopo che venerdì sera S&P ha mantenuto invariato il rating sull’Italia a BBB alzando però l’outlook da negativo a stabile.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap le vendite si concentrano su Moncler (-3,8%), Nexi (-3,4%) e Ferrari (-2,6%) mentre avanza Fca (+2,2%) in scia alla notizia secondo cui si avvicina il via libera dell’Antitrust europeo alla fusione con Psa.