Partenza in rosso a Wall Street, in un clima appesantito dai timori legati alla diffusione della pandemia e dall’incertezza sulle tempistiche del nuovo pacchetto di stimoli fiscali Usa. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede l’1%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Nasdaq lo 0,8%.
Gli investitori restano concentrati sul nuovo piano di aiuti all’economia allo studio del Congresso statunitense, mentre si avvicina l’appuntamento con le elezioni presidenziali del 3 novembre.
Nancy Pelosi ha dichiarato che la Camera potrebbe approvare un disegno di legge questa settimana, anche se un accordo prima del voto appare sempre più improbabile. Il Segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha dichiarato che ci sono stati significativi progressi nei negoziati, ma ha incolpato Pelosi di ritardare il raggiungimento di un’intesa.
Continua a preoccupare la situazione della pandemia e degli effetti dei nuovi parziali lockdown sull’economia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che alcuni paesi dell’emisfero settentrionale stanno affrontando “un momento pericoloso”, con gli Stati Uniti che hanno registrato un numero record di contagi per due giorni consecutivi.
Non sono riuscite a placare il nervosismo le notizie sull’efficacia di un vaccino Oxford/AstraZeneca tra gli anziani e di un ospedale di Londra dove al personale è stato detto di prepararsi per l’arrivo di un farmaco già il mese prossimo.
Intanto sul Forex il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute, in una giornata povera di appuntamenti macro significativi. Il cambio euro/dollaro arretra a 1,182, mentre il dollaro/yen si riporta in area 105.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-2,1%) a 41,2 dollari e il Wti (-2,5%) a 38,9 dollari, appesantite dall’aumento dei casi di coronavirus e dall’incremento della produzione in Libia.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano cede circa 3 punti base allo 0,81%, mentre quello del biennale si mantiene allo 0,15%.
