Nel terzo trimestre 2020 il gruppo Campari ha riportato ricavi in aumento del 12,8% a 513,8 milioni (+17,9% vs consensus).
L’Ebitda adjusted e l’Ebit adjusted sono saliti rispettivamente del 9,7% a 137,4 milioni (+21,8% vs consensus) e del 9,6% a 118,1 milioni (+26,8% vs consensus), nonostante ammortamenti aumentati del 10,3 per cento.
Gli oneri finanziari netti sono diminuiti del 20% mentre gli oneri non ricorrenti (rettifiche di oneri operativi), riconducibili al programma di ristrutturazione in Giamaica per 11,2 milioni, al trasferimento della sede legale e ad altre iniziative, sono balzati a 20,9 milioni (5,3 milioni nel terzo trimestre 2019).
L’utile ante imposte è diminuito del 3,2% a 88,5 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è fissato a 1.068,2 milioni, in aumento di 6,7 milioni rispetto a fine giugno 2020.
Con riferimento al resto dell’anno, Campari prevede che le misure restrittive reintrodotte dai governi di molti mercati possano impattare negativamente i consumi nel canale on-premise, il cui andamento rimane altamente imprevedibile soprattutto in relazione al picco stagionale di fine anno.
Inoltre, si attende che le vendite negli Stati Uniti possano continuare a risentire delle attività di destoccaggio in corso a livello dei distributori, rispetto ai trend molto positivi dei dati di consumo.