Nei primi nove mesi del 2020 SICIT Group ha riportato ricavi consolidati a 48,2 milioni (+11,5%).
La crescita ha riguardato pressoché tutte le aree geografiche: dall’Europa (incluso Italia, +5,1%; di cui Italia +8,6% e altri Paesi in Europa +2,7%), all’APAC (+21,6%); dalle Americas (+25,6%) al Resto del Mondo (Middle East Africa, +8,3%).
Tale risultato ha beneficiato, in particolar modo, della crescita del business dei biostimolanti per l’agricoltura (+25%) che continua a registrare una domanda sostenuta; e del grasso animale per la produzione di biocombustibili (+8,4%) che ha più che recuperato la lieve flessione (-1%) registrata nel primo semestre dell’anno.
I ritardanti per l’industria del gesso (-8,8%) si confermano in rallentamento, a causa essenzialmente degli effetti dell’emergenza Covid sul mercato mondiale dell’edilizia.
I ricavi da ritiri di sottoprodotti di origine animale e di rifiuti conciari (+0,1%) hanno recuperato il ritardo registrato nel primo semestre (-7,4%), a causa del lockdown delle concerie durante la scorsa primavera.
Con riferimento all’emergenza Covid e al suo potenziale impatto nei mesi a venire, la società afferma di essere ben consapevole che l’incertezza sulle tempistiche della conclusione dell’emergenza pandemica e sulla profondità delle conseguenze che la stessa avrà sulle maggiori economie mondiali è ancora elevata.
Un eventuale rinnovo o prolungamento delle misure restrittive nei confronti delle concerie italiane potrebbe avere effetti negativi sull’approvvigionamento delle sue materie prime di input e, di conseguenza, sulla sua capacità produttiva e sull’attività commerciale.
Analogamente, eventuali azioni di rinnovo o di prolungamento del lockdown nei Paesi
in cui la società commercializza i propri prodotti potrebbero indebolire la domanda dei propri prodotti, in particolare nel settore dell’edilizia, a cui si rivolgono i ritardanti (l’agricoltura, di contro, sembra essere molto meno influenzata dalle dinamiche emergenziali).
Ciò ricordato, tuttavia, la società rimane fiduciosa – anche grazie alle iniziative dalla stessa intraprese, quali, fra le altre, l’aumento dei prezzi di vendita per fronteggiare i costi straordinari connessi alla gestione della pandemia ed un agosto di maggiore operatività e produzione – di poter continuare a crescere e di poter, se non centrare gli obiettivi di budget, quanto meno contenere al minimo gli eventuali scostamenti.
Massimo Neresini, CEO di SICIT Group, ha così commentato: “Alla luce dell’emergenza sanitaria, che sembra tornare a colpire nuovamente l’economia mondiale, rimaniamo soddisfatti. Entriamo nell’ultimo trimestre dell’anno forti di una performance di crescita a doppia cifra nei primi novi mesi (+11,5%), ulteriormente migliorata, grazie alla sostenuta domanda di biostimolanti e al completo recupero della produzione di grasso animale per biocombustibili e dei ricavi per servizi di ritiro dei residui conciari; e nonostante la prevedibile flessione dei ritardanti per l’edilizia”.
E prosegue “Si tratta di un risultato particolarmente prezioso, di questi tempi; acquisito nonostante i nostri commerciali non abbiano potuto viaggiare; e sempre garantendo, da una parte, la continuità produttiva e commerciale necessaria per servire al meglio i nostri clienti e, dall’altra, i più elevati standard di sicurezza ai nostri collaboratori”.
“Inoltre,” conclude Neresini, “il nostro piano di investimenti industriali ha recuperato il ritardo nelle opere edili, dovuto al lockdown primaverile; così come è continuato lo sviluppo di nuovi prodotti, realizzando prodotti su misura, in grado di far fronte alle diverse esigenze delle realtà agricole (biostimolanti) e industriali (ritardanti). Covid permettendo, tali risultati ci confortano in merito alla possibilità, sia pure in un contesto economico molto difficile, di perseguire gli obiettivi stabiliti per l’anno in corso”.