Il Ftse Italia Banche chiude con un ribasso del 2,2% e tenendo meglio dell’analogo indice europeo (-3,3%), frenando anche il Ftse Mib (-1,5%).
Sul mercato aumentano i timori per la crescita della seconda ondata di contagi che sta interessando diversi parti del Mondo, tra cui Stati Uniti e vari Paesi Europei (inclusa l’Italia), che hanno varato parziali restrizioni sempre più stringenti per frenarne la salita, e per gli impatti sulla già debole ripresa economica, a cui governi e banche centrali stanno cercando di fare fronte con varie misure espansive, e in attesa di un possibile vaccino.
In questo scenario, nonostante lo spread Btp-Bund rimasto in area 130 pb, sul comparto bancario sono proseguite le vendite.
Sul Ftse Mib lettera su Bper (-6,3%), il cui aumento di capitale è stato sottoscritto quasi integralmente, e Mediobanca (-2,6%), fresca di conti e in attesa dell’assemblea di oggi chiamata a rinnovare il board e ad approvare le modifiche allo statuto.
Sul Mid Cap ancora sotto pressione Mps (-5,1%), con il Governo al lavoro nell’ottica della privatizzazione. Ok Popolare di Sondrio (+1,4%), in attesa di novità sul fronte della trasformazione in Spa.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa.