Mercati – Pioggia di vendite in Europa, Milano a -2,7%

Mattinata in calo per le borse del Vecchio Continente, sui minimi di circa cinque mesi, appesantite dalla diffusione della pandemia e dall’imposizione di parziali lockdown che rischia di frenare la ripresa economica.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra del 2,7% in area 18.150 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-3,0%), il Cac 40 di Parigi (-2,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,6%) e il Ftse 100 di Londra (-1,5%). In calo tra l’1% e l’1,5% anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, che puntano verso un avvio sottotono a Wall Street.

I contagi continuano a salire velocemente in diversi Paesi europei, inducendo le autorità a parziali chiusure delle attività. In Germania, Angela Merkel ha annunciato un lockdown light dal 4 novembre, con bar e ristoranti chiusi mentre le scuole resteranno aperte.

Negli Stati Uniti, i ricoveri nell’ultima settimana sono cresciuti del 10% in 32 stati, mentre sembra ormai tramontata la possibilità di un accordo sui nuovi stimoli fiscali prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre. A tal proposito, i sondaggi danno il presidente in carica Donald Trump in rimonta sullo sfidante Joe Biden, alimentando la possibilità di un esito incerto che rischierebbe di incrementare la volatilità sui mercati.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,175 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta poco mosso a 104,3, in attesa delle riunioni della Bce e della Bank of Japan in programma domani, oltre alla lettura preliminare sul Pil statunitense del terzo trimestre 2020.

Tra le materie prime, accelerano al ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-3,2%) a 40,3 dollari e il Wti (-3,9%) a 38,0 dollari, in scia ai timori di lockdown e all’aumento delle scorte americane stimato dai dati Api, nonostante l’interruzione della produzione nel Golfo del Messico a causa dell’uragano Zeta.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale a 139 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,75%.

Tornando a Piazza Affari, le vendite investono quasi tutte le big cap e in particolare Pirelli (-6,0%), Buzzi (-6,0%), Moncler (-4,9%), Leonardo (-4,8%) e Fca (-4,4%). In controtendenza Diasorin (+1,1%), resiste Saipem (flat) dopo i risultati e la conferma della guidance.