Pirelli – Nessun impatto finanziario da sentenza Ue su cartello cavi elettrici

La sentenza con cui la Corte di Giustizia Ue ha confermato oggi le precedenti decisioni del Tribunale e della Commissione europea in merito all’indagine sul cartello nel mercato dei cavi elettrici, non avrà alcun impatto economico su Pirelli.

La società, come comunicato in precedenza, ha infatti ribadito di aver già effettuato opportuni accantonamenti nei propri fondi rischi e oneri in relazione a passività potenziali relative a tale procedimento.

Si ricorda infatti che nel 2014 la Commissione Ue aveva tra l’altro condannato Prysmian, e Pirelli in solido con quest’ultima, al pagamento della sanzione pecuniaria di circa 67 milioni. A tale riguardo, Pirelli aveva già depositato a favore della Commissione Ue una garanzia bancaria pari a 33,6 milioni più interessi.

Dal punto di vista finanziario, in caso di pagamento della sanzione entro il 31 dicembre 2020, il target di Flusso di Cassa Netto comunicato al mercato lo scorso 5 agosto (Flusso di Cassa Netto compreso tra circa 190 e circa 220 milioni), sarebbe rispettato nella parte bassa della forchetta.

La Corte di Giustizia Ue, che finora ha respinto tutti i ricorsi presentati dai soggetti coinvolti nell’indagine antitrust, con la sentenza odierna ha confermato che Pirelli dovrà rispondere in solido con Prysmian in applicazione del principio della cosiddetta “parental liability”, per aver detenuto il capitale di Prysmian per una parte del periodo di attività del cartello, dal 1999 al 2005, sebbene Pirelli non abbia avuto alcun coinvolgimento nelle stesse attività del cartello.