Utility (-1,1%) – Poco mossa Acea (+0,1%) dopo business plan al 2024

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1,1%, al di sotto del corrispondente europeo (-0,8%) ma meglio del Ftse Mib (-1,5%).

Gli operatori continuano a valutare l’impatto sull’economia dei nuovi parziali lockdown, imposti per arginare l’accelerazione dei contagi. In diversi Paesi, però, montano le proteste delle categorie già in difficoltà e ulteriormente colpite dai nuovi provvedimenti. Secondo l’Oms alcuni Stati potrebbero dover chiudere nuovamente le loro attività non essenziali per frenare la pandemia, che conta ormai oltre 43 milioni di casi nel mondo e più di 1 milione di vittime.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 131 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,7%.

Tornando alle società del comparto utility, tra le big Terna resiste alle vendite chiudendo invariata.

Enel (-1,4%), attraverso Enel X, ha lanciato sul mercato italiano JuiceBox, l’infrastruttura di ricarica privata per veicoli elettrici da installare nei garage e posti auto, sia a casa che in ufficio.

La stessa Enel X ha firmato con BCC Energia, Consorzio delle Banche di Credito Cooperativo che supporta le BCC nei servizi in ambito energetico, accordo quadro per dare impulso alla mobilità elettrica.

Tra le mid, gli acquisti hanno premiato in particolare Ascopiave (+1,7%). Poco mossa Acea (+0,1%) nel giorno di approvazione del Piano Industriale 2020-2024.

Così pure Iren (+0,1%) che, dal 19 al 23 ottobre 2020, ha acquistato 972mila azioni proprie al prezzo medio unitario di 2,0704 euro, per un controvalore complessivo di 2 milioni.

Ancora in coda Erg (-2,1%), mentre tra i titoli a minore capitalizzazione, in evidenza Seri Industrial (+3,3%), bene anche Edison (+0,7%).