Atlantia – Assemblea su scissione entro il 15 gennaio, offerta Cdp non idonea ma prosegue dialogo

Il Cda di Atlantia ha rinviato la trattazione avente ad oggetto il progetto di scissione parziale proporzionale di Atlantia in favore della società interamente posseduta Autostrade Concessioni e Costruzioni, per consentire agli azionisti di esprimere con ogni necessaria consapevolezza il proprio voto in merito.

La decisione è stata assunta a seguito della sopravvenuta situazione di indeterminatezza venutasi a creare dopo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recependo le osservazioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ha richiesto “al fine di assicurare il prosieguo dell’iter istruttorio… di voler integrare e aggiornare la proposta del Piano economico finanziario” inviato da ASPI il 14 settembre 2020.

Secondo Atlantia, sono stati in tal modo rimessi in discussione elementi sostanziali che si aveva ragione di ritenere già definiti nel testo degli accordi a lungo negoziati da ASPI con i Ministeri competenti. La definizione del Pef costituisce un presupposto fondamentale per la conclusione dell’Accordo Transattivo tra il MIT ed ASPI e quindi per l’eventuale definizione concordata della procedura di presunto grave inadempimento. La definizione del Pef e dell’Accordo Transattivo risulta inoltre indispensabile per poter meglio valutare il progetto di scissione parziale proporzionale.

Conseguentemente il Cda ha ritenuto di programmare una nuova Assemblea Straordinaria non oltre il 15 gennaio 2021, con il medesimo punto all’ordine del giorno.

Nel frattempo, con riferimento alla nuova offerta di CDP Equity, Blackstone e Macquarie, il Cda di Atlantia ha valutato i relativi termini economici e le condizioni ancora non conformi e non idonei ad assicurare una adeguata valorizzazione di mercato della partecipazione. Nell’offerta, dunque, mancano gli elementi necessari per concedere un periodo di esclusiva agli offerenti.

Atlantia proseguirà il dialogo con CDP e altri co-investitori di suo gradimento per agevolare la presentazione di una nuova offerta vincolante e satisfattiva al più tardi entro il 30 novembre 2020, affinché i soci possano eventualmente tenerla in dovuta considerazione in sede di esame del progetto di scissione nella assemblea di prossima convocazione.