Mercati – Cautela prima della Bce, Milano poco sopra la parità

Le borse europee viaggiano poco mosse dopo le forti vendite della seduta precedente e in attesa delle delibere della Bce, in un contesto sempre incerto a causa della pandemia e dei nuovi lockdown che rischiano di frenare la ripresa dell’economia.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna un modesto 0,3% in area 17.950 punti, lievemente positivo come il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), e il Ftse 100 di Londra (+0,2%) mentre l’Ibex 35 di Madrid cede lo 0,8%.

In progresso tra lo 0,5% e l’1% i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo la chiusura in forte ribasso di Wall Street ieri sera.

L’azionario globale resta sottopressione a causa dei timori per il forte incremento dei contagi da Covid 19, mentre negli Stati Uniti il Congresso ha fallito il tentativo di raggiungere un accordo prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre.

Francia e Germania hanno imposto maggiori misure restrittive per limitare la diffusione del virus, mentre Italia, Spagna e Gran Bretagna hanno registrato ieri i rispettivi record di nuovi casi.

Il focus degli operatori oggi è rivolto alla riunione della Bce, con i nuovi lockdown nelle maggiori economie dell’Eurozona che alimentano le possibilità di ulteriori stimoli monetari.

Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla disoccupazione in Germania (in calo al 6,2%, -35mila disoccupati a ottobre) e sulla fiducia dei consumatori in Italia (in diminuzione a 102 punti) e nella zona euro (confermata a -15,5 punti). Attesi nel pomeriggio i numeri settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa e soprattutto la stima preliminare del Pil americano del terzo trimestre.

Sul Forex l’euro/dollaro viaggia in lieve rialzo a 1,172 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si riduce a 104,1 dopo che la Bank of Japan ha mantenuto invariata la politica monetaria ma ha abbassato la previsione sul Pil.

In lieve rialzo la sterlina a 1,30 dollari e 0,902 sulla moneta unica, in scia ai progressi tra i negoziatori dell’Unione europea e del Regno Unito che fanno ben sperare per un accordo sulla Brexit nelle prossime settimane.

Tra le materie prime arretrano ancora le quotazioni del greggio con il Brent (-3,8%) a 38,1 dollari e il Wti (-4,2%) a 35,8 dollari, appesantite dai timori che nuovi lockdown frenino la domanda.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 139 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,76%, mentre oggi il Tesoro conclude la sua tre giorni di aste.

Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano in particolare Amplifon (+3,1%), Finecobank (+1,9%) e Interpump (+1,8%) mentre perdono terreno Tenaris (-2,8%) e Leonardo (-1,6%).