Mercati – Europa piatta dopo la Bce, Piazza Affari chiude a -0,1%

Seduta incerta per le borse europee nel giorno della Bce, dopo il sell-off di mercoledì. A Milano il Ftse Mib archivia gli scambi in flessione dello 0,1% a 17.872 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (flat) e il Ftse 100 di Londra (flat) mentre l’Ibex 35 di Madrid cede l’1%.

A Wall Street avanzano Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+1%) e Nasdaq (+1,5%) prima delle trimestrali delle big tecnologiche Apple, Amazon, Google e Facebook.

L’Eurotower ha mantenuto invariati i tassi e la politica monetaria, ma ha comunicato che a dicembre ricalibrerà i propri strumenti sulla base delle proiezioni economiche aggiornate. Il presidente Christine Lagarde ha sottolineato che l’outlook di breve termine sta subendo un chiaro deteriorando e che la ripresa sta perdendo velocità più rapidamente del previsto. Inoltre, ha aggiunto, è importante che il Recovery Fund diventi operativo senza ritardi.

La diffusione del Covid continua dunque a mettere sotto pressione i mercati, innescando nuovi lockdown che rischiano di frenare ancora la ripresa. Francia e Germania hanno imposto maggiori misure restrittive per limitare la diffusione del virus, mentre Italia, Spagna e Gran Bretagna hanno registrato ieri i rispettivi record di nuovi casi. Negli Usa, si avvicinano le elezioni presidenziali mentre il Congresso ha fallito il tentativo di raggiungere un accordo sugli stimoli fiscali prima del voto.

Dall’agenda macro è giunta la lettura preliminare del Pil annualizzato americano del terzo trimestre, in recupero del 33,1% su base trimestrale (consensus +32%) dopo il crollo del 33% registrato nei tre mesi precedenti. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, si sono attestate a 751 mila unità, inferiori alle 770 mila attese dal consensus e rimanendo sotto quota 800 mila per la seconda settimana consecutiva.

In Germania l’indice dei prezzi al consumo ha messo a segno un incremento dello 0,1% su base mensile ma evidenzia una flessione tendenziale dello 0,2%.

Sul Forex l’euro/dollaro si deprezza a 1,167 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 104,6. In giornata la Bank of Japan ha mantenuto invariata la politica monetaria ma ha abbassato la previsione sul Pil.

Tra le materie prime crollano nuovamente le quotazioni del greggio con il Brent (-4,%) a 37,7 dollari e il Wti (-3,9%) a 35,4 dollari, appesantite dai timori che nuovi lockdown frenino la domanda.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 133 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,69%.

Tornando a Piazza Affari gli acquisti premiano in particolare Finecobank (+2,8%), Stm (+2,3%) e Prysmian (+2,1%) dopo i conti mentre perdono terreno Tenaris (-5,85%) e Leonardo (-3,3%).