Prysmian – Conferma la resilienza del business nei 9M20, segnali di recupero nel 3Q

Prysmian ha chiuso i primi nove mesi 2020 con ricavi in calo del 13,3% a 7,5 miliardi (-9,4% a livello organico escludendo il segmento Project), evidenziando un recupero del trend organico a partire da luglio.

Il miglioramento sequenziale delle vendite organiche nel terzo trimestre (-5,2% escludendo Projects) dimostra la buona resilienza del Gruppo, che grazie alla capacità reattiva e alla flessibilità organizzativa della supply chain ha potuto cogliere opportunità di recupero dove si sono presentate.

In particolare, il segmento Energy ha segnato un -7,8% organico, registrando un miglioramento del mix di prodotto e geografico grazie alla flessibilità della supply chain e all’efficacia del cost management. Positive le performance nei mercati Renewables (crescita organica dei primi nove mesi pari a +10,3%) e On-shore Wind in Nord America (crescita organica dei primi nove mesi pari a +7,3%). Nel terzo trimestre in recupero anche il Telecom (in Nord America) con un miglioramento della variazione organica delle vendite.

L’Ebitda adjusted è diminuito del 16,3% a 647 milioni per effetto delle minori vendite, evidenziando però una tenuta della marginalità all’8,6% (-30 punti base) grazie alle azioni di contenimento dei costi e al miglioramento del mix di business. Da sottolineare, inoltre, il recupero dell’Ebitda margin nel terzo trimestre, pari al 9,1% rispetto al 9% del 3Q19.

L’Ebit è diminuito del 38,6% a 294 milioni, anche per effetto della svalutazione parziale degli asset nella regione Sud Europa per 43 milioni. Il periodo di è chiuso con un calo dell’utile netto del 48% a 140 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 2,7 miliardi dai 2,14 miliardi al 31 dicembre 2019, ma in calo rispetto ai 3 miliardi al 30 giugno 2020 grazie alla forte generazione di cassa con un free cash flow di 617 milioni negli ultimi dodici mesi.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Prysmian ha confermato la guidance 2020 che prevede un Ebitda adjusted di 800-850 milioni e un free cash flow di 200-300 milioni.