Biesse ha chiuso i primi nove mesi 2020 con ricavi in calo del 22,4% a 396,4 milioni, con le vendite in Europa Occidentale, comprensive dell’area domestica, stabili al 45,5% del totale. L’Italia rappresenta da sola il 13%, in leggero calo rispetto al 14,3% dell’esercizio precedente.
In aumento il contributo dell’area Europa Orientale che raggiunge un’incidenza del 13,5% rispetto al 12,4% dell’esercizio precedente. Principalmente per l’assenza della componente system, si contrae in modo lieve il contributo percentuale del Nord America che passa dal 23% del 2019 all’attuale 21,5%.
A livello di business, rimane predominante il settore legno (71,7% dei ricavi netti) rispetto sia a Vetro/Pietra/Marmo (17,2% dei ricavi netti) che a Meccatronica (12,7% dei ricavi netti ante-elisioni intercompany).
L’Ebitda adjusted è diminuito del 34,4% a 37,5 milioni con una marginalità al 9,5% (-170 punti base), mentre l’Ebit adjusted è sceso del 65,4% a 10,2 milioni con un’incidenza sul fatturato al 2,6% (-320 punti base).
Il periodo si è chiuso con un calo dell’utile netto del 75% a 3,7 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, inclusivo dell’impatto negativo dell’IFRS 16 per 22,3 milioni, è diminuito a 3,2 milioni dai 18,6 milioni al 31 dicembre 2019 e in miglioramento di 39,4 milioni rispetto al pari periodo dello scorso anno.
Al 30 Settembre 2020, l’entrata ordini di Gruppo (solo prodotti) è in calo del 21,3% su base annua, ma in netto recupero rispetto al dato al 30 Giugno 2020 (-35,5%). Nel solo terzo trimestre, l’entrata ordini di Gruppo è risultata positiva (rispetto allo stesso periodo del 2019) del 17,2%. Il backlog di Gruppo (solo prodotti) a fine Settembre 2020 ammontava a 193,3 milioni (-1,7% rispetto alla fine del 2019 e -6,4% rispetto a Settembre 2019).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per l’intero 2020 il gruppo stima ricavi per 530-560 milioni, un Ebitda margin tra l’8% e il 9% e una posizione finanziaria netta in miglioramento rispetto a fine 2019.